Chiodi: sì a requisizioni case, ma non se ne trovano, i cosruttori hanno venduto e lucrato


panorama-nord-estL’Aquila – I prezzi e gli affitti di case e locali salgono alle stelle, perchè la speculazione non ha cuore nè dignità, e approfitta del bisogno nel momento più difficile. Per tornare in città e riportare i figli a scuola, per riaprire un negozio e così via, la gente ha bisogno di tetti: e così, chi ne dispone porta i costi alle stelle, senza un minimo di coscienza: conta solo il profitto. I costruttorisi lamentavano fino a prima del 6 a avere “migliaia di appartamenti sfitti e invenduti”. Oggi che si prospetta la requisizione, si tirano indietro e dicono di aver venduto: naturalmente a prezzi altissimi. Una situazione prospettata questa mattina al presidente Chiodi.
Il governatore, prima dell’inizio dei lavori del Consiglio, si è trattenuto con i rappresentanti di un’associazione degli inquilini e dei comitati cittadini, riuniti davanti al palazzo dell’Emiciclo. Il confronto e’ stato aperto e cordiale. Agli inquilini, che hanno sollevato il problema delle 4 mila case popolari o gestite dall’Ater per le quali gli enti pubblici non hanno ancora presentato domanda di ricostruzione, il Presidente ha risposto che ”e’ un problema serio, ma e’ lo stesso che stanno vivendo gli altri cittadini”. ”Alcuni di questi immobili sono di proprieta’ della Regione – ha confermato – ma altri appartengono al Comune. Valuteremo con il Consiglio le azioni di intraprendere”. Del problema case il presidente Chiodi ha parlato anche con alcuni componenti del Comitato 3.32 che stamane hanno consegnato alle assise regionali un documento, gia’ nelle mani del Comune, sulle linee-guida per la ricostruzione. ”Tutto quello che stiamo facendo – ha assicurato – e’ nella massima trasparenza. Qui non si puo’ fare nulla senza trasparenza. Il nostro obiettivo e’ ridurre al massimo la permanenza nelle tendopoli, ma spesso non abbiamo le mani libere. Dobbiamo fare i conti con la burocrazia che, in questi casi, andrebbe bypassata. Stiamo lavorando alacremente e quando dico alacremente intendo dire che molte decisioni vanno assunte con tempestivita’, senza 10 mila tavoli di confronto preliminari. Stiamo agendo col massimo impegno e nell’interesse delle persone. Quello che e’ accaduto ci ha portato una grande sofferenza ma dobbiamo lavorare e credere che L’Aquila tornera’ piu’ bella e piu’ forte del passato”. Poi, il Presidente ha fatto appello alla coesione della comunita’ ”perche’ troppo spesso in questi giorni e’ prevalsa la volonta’ di frammentazione”. Quanto alla richiesta di alloggi per settembre, Chiodi ha assicurato: ”Anche io sono per la requisizione delle case sfitte, ma bisogna fare i conti con problemi oggettivi. Avevamo negoziato con l’associazione costruttori ANCE la disponibilita’ per l’affitto di 3000 appartamenti, ma poi il processo si e’ arrestato: i prezzi sono saliti e le imprese hanno preferito mettere in vendita quegli stessi edifici. Stiamo ora puntando su un Fondo immobiliare col quale si potra’ ovviare anche il problema del rimborso alla Cassa di risparmio”. Infine, il presidente Chiodi ha invitato i rappresentanti dei Comitati cittadini ad un incontro informale da programmare nei prossimi giorni.
Il consiglio regionale di oggi ha rinviato ad agosto il dibattito sul cosiddetto piano casa (il rinvio è stato criticato dal consigliere Acerbo) ed ha ricevuto molte interrogazioni e interpellanze sulla ricostruzione. Trattati alcuni argomenti di carattere sanitario, sui quali ha risposto l’assessore Venturoni.
(Nella foto Col: Panorama Nord-Est dell’Aquila)


30 Luglio 2009

Categoria : Economia
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