Dragaggio, ora è la Regione sotto tiro


Pescara – (Foto: il commissario Testa: un incarico uguale ad una scatola vuota) – Nessuno è riuscito a cavare un ragno dal buco nel problema – divenuto un’assurdità senza precedenti nella storia cittadina – del mancato dragaggio, che sta portando alla morte del porto ed è costato già crisi, la soppressione del collegamento con la Croazia e il crollo economico per centinaia di famiglie della marineria. E così tutto viene scaricato sulla Regione, direttamente da Roma, Ministero dell’ambiente. Come dire: vedetevela da soli. Oggi la giunta regionale ha preso di petto il problema, sentendosi sotto tiro, specia l’assessore Giuliante e naturalmente il presidente Chiodi. Il porto? E’ struttura alla quale deve pensare lo Stato, sostiene la Regione. Non si riesce neppure a sapere la verità sullo stato dell’inquinamento delle acque, ed è un dettaglio che lascia senza parole. Per Giuliante, è questione di soldi e i soldi debbono arrivare dallo Stato. per Chiodi, è essenziale capire come si sia giunti alla situazione attuale, dopo anni di inerzie e mancati interventi. Alla gente non pare giusto, a grandi linee, che ora tutto venga scaricato sulla Regione, ed è inevitabile, con tutta la buona volontà, parlare del solito vergognoso scaricabarile. Intanto in qualche modo ci si attacca disperatamente a soldi pubblici, quelli che serviranno per il fermo straordinario della pesca, da subito a luglio, per agganciarlo a questo ordinario e arrivsre così a settembre: un periodo in cui, appunto, i soldi pubblici serivranno alla marineria per sopravvivere. L’assessore Febbo non vede altra soluzione ed è fiducioso in un sì che dovrebbe essere imminente.
Ma il buco nero del dragaggio rimane nero: non se ne esce. Se qualcuno conosce una storia più allucinante, tra le tante di un’Italia assurda e spesso ridicola, alzi la mano.
E se qualcuno, per di più, ha capito a cosa sia servito nominare commissario Guerino Testa, senza consentirgli di poter produrre alcun risultato, alzi un’altra mano. A noi pare anche quello uno scaricabarile a spese del malcapitato Testa, mentre la città, l’Abruzzo e la pesca precipitavano nell’assurdo. O nel ridicolo, come dicono in tanti, specie nelle città in cui un porto c’è, magari anche un porto canale, e i dragaggi del fondali sono routine ordinaria…


23 Aprile 2012

Categoria : Cronaca
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