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Consiglieri e presidenti di consorzi

20 luglio 2012 @ 17:43 Categoria: Dai Lettori

Barisciano – Riceviamo da Walter Salvatore, consigliere comunale: “Leggo che i Sindaci del cratere, insieme a non so quali altri luminari politici locali ed altri acquisiti per l’occasione, auspicavano da tempo che il Governo mettesse mano alle incompatibilità tra chi riveste cariche elettive e politiche e il ruolo di progettista, presidente di consorzio e di condominio. Un intervento ritenuto da tutti auspicabile per evitare che fare politica potesse comportare vantaggi a chi è tecnico.
Riflettendo sull’argomento ho provato a fare mentalmente più di un esercizio nel tentativo di capire come potessi fare, io che sono consigliere comunale di minoranza in un piccolo comune, a trarre un qualche vantaggio per il consorzio di cui sono presidente.
Ho provato e riprovato, seguendo le più fantasiose ipotesi, elaborando i più azzardati teoremi ed arrivando anche a ragionare per assurdo, ma alla fine mi sono arreso non riuscendo a trovare un solo modo per concretizzare il temuto “vantaggio” che non fa dormire sonni tranquilli ai nostri primi cittadini e, con loro, alle “teste blasonate” della politica locale; gli “ETICI” del momento.
Di contro, durante il ragionamento, mi si proponevano prepotentemente e continuamente due argomenti con segno esattamente contrario al conflitto d’interesse.
Il primo ragionamento constatava la circostanza che una larga parte, se non la totalità, di questi preoccupati cultori dell’ETICA, a cui è demandato il compito di occuparsi della ricostruzione dei nostri paesi, non ha mai avuto motivo e l’occasione di occuparsi “da dentro”, dalla parte del cittadino comune, delle pratiche della ricostruzione. Ciò spiega come mai solo loro non colgono in tempo reale le demenzialità e contraddizioni a volte contenute nelle ordinanze che pedissequamente accettano e supinamente applicano e la discutibile efficacia dei provvedimenti da loro di volta in volta assunti;
La seconda considerazione constatava, invece, che chi, suo malgrado, è impegnato da “dentro” nella ricostruzione ha obbligatoriamente una visione dei problemi e delle criticità innegabilmente basata su fatti concreti e tarata sulle reali esigenze dei cittadini comuni.
Tanto è vera questa seconda considerazione che mi trovo nella condizione di poter testimoniare che l’esperienza da Presidente di Consorzio mi ha consentito di svolgere con maggiore consapevolezza il ruolo di consigliere di minoranza, permettendomi, tra l’altro, di:
- contestare l’incarico affidato senza gara all’Università di Camerino denunciandola come una scelta azzardata e palesemente antieconomica per le casse dello Pubblica Amministrazione;
- sottolineare che il Piano di Ricostruzione proposto da Camerino risulta inutilmente e gratuitamente rigido tanto che istigherà i cittadini a compiere abusi su abusi: neanche al PdR di Santo Stefano di Sessanio, nell’area tutta vincolata, si è applicata altrettanta rigidezza;
- dichiarare che le ultime ordinanze contenevano elementi che invece di risolvere nodi procedurali già critici li andava ad ingarbugliare ancora di più… .
Se il ruolo di Presidente o Amministratore di Condominio (ruolo amministrativo e non tecnico) è in conflitto d’interesse con la carica di Consigliere è il caso che chi di dovere accompagni la norma con argomentazioni esaurienti e convincenti sulle motivazioni della decisione spiegando in che modo ed in quale occasione il conflitto può concretizzarsi.
Se incompatibilità deve esserci la si applichi immediatamente ma a coloro che, ricoprendo ruoli apicali, tutto stanno facendo tranne aiutare i cittadini impegnati, anche assumendo la presidenza dei loro consorzi, nella ricostruzione delle proprie case.


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