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“Ci facciamo… o ci siamo?”

13 ottobre 2012 @ 16:26 Categoria: Politica

[1]Barisciano – NON SERVE BARCA PER CONVINCERCI CHE A L’AQUILA GLI ASINI VOLANO… – (Foto flickr.com) – Scrive il consigliere-presidente di consorzio Walter Salvatore: “Da quando il ministro Barca è riuscito, nel mese di marzo di quest’anno, con il primo decreto della sua carriera, a bloccare l’intera ricostruzione, ci vanno raccontando che cacciatori di teste lombardi, su mandato dello stesso Ministro, sono stati incaricati di scovare, tra le migliori risorse disponibili sul campo, i due manager a cui affidare il coordinamento delle fasi di ricostruzione dell’Aquila e dei comuni nel cratere, se mai la ricostruzione dovesse ripartire.
Una ricerca durata mesi, una modalità di selezione anomala, bizzarra ed niente affatto trasparente per selezionare un manager poi individuato in un uomo Finmeccanica. Quella Finmeccanica che, direttamente o per il tramite delle sue società controllate (SELEX in tutte le salse e diversificazioni nonché infinite ramificazioni), nel post terremoto ha fatto di L’Aquila una riserva di caccia personale.
E’ sufficiente digitare “Selex” su qualsiasi motore di ricerca per rendersi conto della quantità di lavoratori aquilani che, nel tempo, è riuscita a lasciare a casa ed in quanti procedimenti penali è stata capace di farsi coinvolgere.
Di quest’ultimi quello che meglio illustra le metodologie di approccio al business del gruppo di Stato è senz’altro il procedimento che ha portato alle dimissioni del povero Pierfrancesco Guarguaglini, presidente Finmeccanica e, con lui, la moglie Marina Grossi, manager di una delle tante SELEX, la Selex Sistemi Integrati.
Un gruppetto di filantropi chiamati ad “assistere” gli Aquilani nel doloroso frangente del terremoto ed a governare l’emergenza e la ricostruzione mettendo sin dall’inizio L’Aquila ed il suo territorio nella nota “posizione del prete”. Il loro supporto è stato tanto disinteressato e spontaneo che ciò che a chiunque sarebbe stato pagato 10, a loro è stato ricompensato per 100. Chiaro come mai intorno a Finmeccanica ed alle sue partecipate girino tanti mosconi e come mai altrettanti procuratori della Repubblica se ne stiano occupando. Quando nel 2010 c’è stata la necessità di nominare il nuovo Prefetto dell’Aquila, anche in quest’occasione non si è potuto far a meno di chiamare qualcuno coinvolto nelle dinamiche di business di Finmeccanica ed Elsag Datamat, la società che ha gestito i sistemi informatici durante il G8 all’Aquila.
Si differenzia, in questo panorama, il profilo dell’ex coordinatore Gaetano Fontana che si è accontentato, si fa per dire, di farsi coinvolgere in un filone d’indagine tutto suo, quello di Ecosfera e dei famigerati Piani di Ricostruzione. La suggestiva inchiesta “Caligola”.
Deve essere questo il motivo per cui oggi si è preferito nominare al suo posto un collaboratore di Barca come traghettatore d’anime su questo stagno maleodorante che è diventata la ricostruzione. Quindi, dopo tanto cercare, come nuovo coordinatore ci è stato assegnato l’ennesimo manager FINMECCANICA; l’amministratore della ex Elsag Datamat che dopo gli scandali ci si è affrettati a ribattezzare SELEX Elsag Spa.
A parte la convenienza per i soliti noti, per gli Aquilani ed i cittadini dei comuni danneggiati dal sisma dov’è la novità o la buona notizia? Non c’è bisogno che Barca si sforzi per farci credere che all’Aquila gli asini volano… ne siamo già convinti”.


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