^[1]Pescara – “Non esistono indiani a sufficienza per sconfiggere il Settimo cavalleggeri”. Questa frase è attribuita al generale George Armstrong Custer ma qualcuno giura che potrebbe essere gridata a pieni polmoni, fatti i debiti scongiuri, dalle giacche blu, pardon, dai biancazzurri pochi attimi prima di andare in campo domani nel turno infrasettimanale con il Venezia. Si spera che il PalaRigopiano nulla abbia a che vedere con Little Big Horne e che l’esito finale questa volta arrida a Mario Custer Patriarca, alle prese con giganteschi problemi di formazione. Davì, Dudù Morgado e Douglas Nicolodi guarderanno, infatti, impotenti la partita dalle tribune. La beffa di Montebelluna si è riverberata con sanzioni disciplinari che hanno falcidiato le fila dei delfini, impoverendo un organico ormai ridotto all’osso proprio in alcuni ruoli chiave. Certo, qualcuno obietterà che i veneziani non assomigliano certo agli infoiati sioux di Toro Seduto ma le tre sconfitte consecutive hanno lasciato il segno nell’anima e nella psiche profonda della squadra con tutte le conseguenze del caso e quella che un mese fa sarebbe stata considerata una partita “facile”, oggi rappresenta un passaggio agitato da impetuose correnti e difficile da guadare quanto il Capo di Buona Speranza. Sarà partita dura, partita da guerrieri, partita da Ghiotti, finalmente al rientro e pronto a guidare la pattuglia pescarese contro i neroverdi. Toccherà proprio ad Alexandre, soldato di mille battaglie, mettere a disposizione quell’esperienza e quella tranquillità, che tanto sono mancate nei momenti decisivi delle ultime sfortunate gare. Per il resto quindi formazione obbligata, oltre a Ghiotti e ai rientranti Schurtz e Sampaio andranno in campo Jukic, Cellini, Canabarro, Leggiero, De Luca, Mandrone, Fabiano, Bruno e un ’95, l’esordiente Christopher Dambrosio, teatino doc, proveniente dalle fila delle giovanili della Pescara Calcio. Appuntamento a domani, martedì 22 gennaio, alle ore 20.00 presso il PalaRigopiano.