L’Aquila – ”Numeri assolutamente fantasiosi”: bolla cosi’, il procuratore capo Rossini, che sta indagando sulle costruzioni nei luoghi del terremoto in Abruzzo le cifre che parlano di 60 avvisi di garanzia emessi nei confronti di tecnici, costruttori, amministratori. ”Finora non abbiamo iscritto nessuno al registro degli indagati”, spiega nel corso della trasmissione Radio Anch’io, ”continuiamo a lavorare alacremente sui circa 200 siti, con priorita’ su quelli della Casa dello Studente e del Convitto, dove sono morti molti ragazzi. Entro la fine di settembre avremo terminato l’attivita’ investigativa ed i primi di ottobre potremo iscrivere degli indagati”.
Sono le stesse cose che il magistrato aveva dichiarato ieri in televisione, riportate anche dal nostro sito, peraltro abbastanza chiare. Gli iscritti nel registro degli in dagati ovviamente ci saranno e forse saranno anche numerosi, ma per il momento la situazione generale e il materiale raccolto nell’indagine è al vaglio dei magistrati. Rossini aveva rimarcato ieri anche un altro aspetto da lui ritenuto rilevante: il rispetto assoluto dei tempi previsti. L’inchiesta si concluderà a fine settembre, aveva sempre detto: così sta avvenendo. (Nella foto: Corso Federico II)