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Berlusca ama le new towns, ma non solo…
30 settembre 2009 @ 16:30 Categoria: Cronaca
L’Aquila – Ormai Silvio Berlusconi, ovunque vada e qualunque cosa dica, è oggetto di attenzioni… dedicate da parte della stampa, o almeno di certa stampa. Del resto il premier parla a ruota libera, non si cura di chi può ascoltarlo quando esterna confidenze e opinioni, e spesso dimostra di tenerci particolarmente alle battute, specie quando sono decisamente anticonvenzionali. Lo ha dimostrato tornando sulla definizione di “abbronzato” per l’americano Obama. Non soddisfatto, l’altro ieri ha aggiunto: “Anche la moglie è abbronzata”. Non senza aver evidenziato apertamente, in un incontro, la sua diciamo considerazione mascolina per le abbondanti misure di Michelle: alta, formosa, statuaria, locupletale addirittura. Silvio è fatto così: non le manda a dire.
E allora vale la pena di essere raccontata, così come ci viene riferita da testimoni oculari, l’uscita del premier durante il pranzo ieri alla scuola della Finanza, in mensa. Non possiamo riferirvela di prima mano, perchè i giornalisti (o almeno alcuni giornalisti) non erano stati ammessi a partecipare. Ma c’erano molte altre persone, tra le quali amministratori aquilani. Il premier avrebbe esternato senza curarsi dei microfoni accesi la sua decisa preferenza per le new towns, cioè i quartieri periferiri agglomerati, uguali a quelli che stanno sorgendo a L’Aquila per i terremotati, tipo Cese o Bazzano, Sassa o S.Antonio: gruppi di palazzine in ampi spazi verdi attrezzati, con strade, spiazzi, aiole, prati, parcheggi. Nuove città, new towns, alla periferia delle città, ormai come a L’Aquila. Per molti una realtà urbana sfigurata, disciolta nello spazio, diluita in piccoli villaggi quasi autonomi. La negazione di una città… Però anche positive sotto alcuni aspetti.
Berlusconi avrebbe detto ai suoi collaboratori e a chi stava vicino a lui: “Lavoreremo da oggi in poi solo per new towns, in tutta Italia, notte e giorno, ache a Pasqua, Natale, capodanno, ferragosto…”. Cogliendo qualche perplessità in chi lo ascoltava, il premier avrebbe aggiunto “Tranquilli, scoperemo a turno…”. Una particolare attenzione per l’esigenza ormonale da parte di uno che nonostante i 73 anni compiuti ieri, è sempre vigoroso e sensibile al fascino femminile. Diciamo fascino. Complimenti presidente per la schiettezza dell’eloquio e per tale sua sensibilità. Quanto alle new towns, pensiamoci prima di ridurre l’Italia ad una costellazione di villaggi.
(Nelle foto Col di ieri 29 settembre: Berlusconi alla consegna delle case a Bazzano, e un’immagine della new town di Bazzano Due)
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