Barca e i danni erariali impuniti


Barisciano – Scri8ve Walter Salvatore (“consigliere epurato da Barca”): “Gli organi inquirenti deputati a scovare e perseguire gli sprechi nella pubblica amministrazione evidentemente non hanno contezza di quanto è accaduto e tuttora accade a seguito della direttive emanate dall’autodefinitosi “premier della ricostruzione”, PD-essino di razza con tanto di pedigree, il tuttora ministro Fabrizio Barca. Il personaggio ha eliminato, attraverso le proprie ordinanze, la preesistente governance e le relative regole per la gestione della ricostruzione post sisma omettendo di elaborare ed amanare idonee procedure utili a governare la transizione tra il vecchio ed il nuovo modello.
In questo modo ha generato lo stallo dell’intera macchina organizzativa inducendo tutti gli addetti ad interrompere le proprie attività in attesa di nuove e possibilmente chiare disposizioni. Un esercito di precari e di impiegati pubblici che da aprile-maggio 2012 hanno scaldato la sedia, incassando regolarmente lo stipendio, senza produrre, loro malgrado, alcunché di utile per chicchessia.
La nuova macchina, così come partorita dalla mente del “premier”, ha previsto il famigerato concorsone, i relativi concorsini, concorsetti ed imbroglietti ed a tutt’oggi non è dato sapere a quanto è ammontato il costo della insostituibile collaborazione del FORMEZ. Un concorsone annunciato nel 2012, preselezione entro fine 2012, inizio prove a dicembre, conclusione ed assunzioni a marzo/aprile 2013 e se oggi possiamo finalmente dire che un tassello fondamentale della nuova macchina annunciata esattamente un anno fa è definito dobbiamo però constatare che i nuovi assunti non hanno scrivania, alcuni neanche un ufficio, altri sono stati parcheggiati in strutture provvisorie e tutti sono senza strumenti e soprattutto senza disposizioni nonché all’oscuro delle procedure e delle regole con cui istruire, quando sarà, le pratiche per la ricostruzione.
Tutti però hanno uno stipendio, a partire dai due illustri capi della ricostruzione, quello per L’Aquila e quello per i comuni del cratere, ed una stima ottimistica indica in settembre /ottobre l’effettiva operatività delle strutture e quindi delle maestranze in esse inserite.Fino ad allora, e già dal 2012, forse sono troppi gli stipendi che la collettività ha pagato e dovrà ancora pagare per non ricevere alcun servizio.
Se tale modus operandi ha generato un danno erariale (escludendo danni di altra natura) chi è che è tenuto ad accertare le responsabilità perseguendone gli autori?Se questo Istituto esiste è arrivato il momento che faccia sentire la propria voce esercitando, senza ulteriore indugi, i compiti ad esso attribuiti. Ai loro datori di lavoro, cioè noi cittadini, non è sufficiente dire ad ogni inaugurazione d’anno giudiziario che nella pubblica amministrazione ci sono troppi ladri e troppi incapaci. Occorre che ne catturino e rendano innoqui almeno qualcuno”.


13 Aprile 2013

Categoria : Dai Lettori
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