Crolli: presto gli avvisi per i condomìni – Da oggi le notifiche della prima ondata di avvisi


casa dello stud 21 ott 09L’Aquila – Casa dello studente, convitto nazionale, università (dove si è rischiata la strage), poi subito dopo i condomini, in alcuni dei quali si sono avuti decine di morti, come nel caso di via Campo di Fossa. Gli avvisi di reato arriveranno nei prossimi giorni anche per gli edifici privati, trasformatisi in immense, tragiche bare. Ce n’è per tutti, dalla Procura dell’Aquila, che ha portato a conclusione la prima parte del suo difficile, lungo lavoro, cominciato il giorno dopo il terremoto. Novembre è il mese dei morti, una amara concidenza. Il caso ha voluto che i primi avvisi di garanzia, anzi i primi interrogatori, coincidessero con il periodo dedicato ai defunti.
edificio accanto casa stud 21 ott 09
I primi 14 avvisi di reato (12 per la casa dello studente, 2 per il convitto nazionale) stanno arrivando in queste ore ai destinatari, come conferma la stessa Procura. Spesso le notifiche non sono semplici e richiedono tempo. I capi di imputazione sono omicidio e disastro colposo, e lesioni anche derivanti dallo stress post-sismico. Non solo quelle fisiche, quindi, anche quelle della mente: lo dice la giurisprudenza, come ha fatto rilevare nelle interviste il procuratore capo Alfredo Rossini. Uno può subire terribili danni anche derivanti da quanto gli è capitato, anche se non ha ossa rotte. I capi di imputazione formulati sono meticolosi e occupano diverse pagine per ogni destinatario dell’avviso di garanzia e dell’ordine di comparire per essere interrogato. E difendersi, naturalmente, perchè tutti hanno il diritto di farlo. Non è escluso che ai capi di imputazione formulati possano aggiungersene altri. Gli interrogatori potranno durare settimane. Le accuse che la Procura muove sono pesanti, in rapporto a ciò che è accaduto a L’Aquila.
v venti sett 21 ottob
Essere accusato e quindi in seguito rinviato a giudizio per aver fatto morire molte persone è un peso terribile, anche se mai come in questo caso occorre ricordare che nessuno è colpevole, fino alla condanna definitiva. Non demonizzare, certamente, ma certissimo è che la sete di giustizia è enorme, così come lo stato di emotività e di tensione. 307 bare non si dimenticano. E’ difficile fare il mestiere del giudice, ma di più lo è sopportare il dolore di una tragedia che deve, assolutamente deve avere dei responsabili. Chiunque siano, stavolta più di tante altre.
(Nelle foto Col: La casa dello studente come è attualmente, gli edifici accanto ad essa, e le macerie del palazzo crollato di fronte)


22 Ottobre 2009

Categoria : Cronaca
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