Ricostruzione, centri minori: navi “senza nocchiere in gran tempesta…”


Barisciano – NELLE REALTA’ APPARTATE DEL CRATERE GRANDI PROBLEMI – La ricostruzione è enormemente problematica a L’Aquila, ma non lo è di meno degli altri 55 comuni del cosiddetto cratere sismico, dove anzi gli ostacoli, gli ingorghi burocratici, il groviglio delle norme e la naturale tendenza a pasticciare che appartiene alla burocrazia e alla politica – di solito – rendono la vita difficile, quando non impossibile. Tant’è vero che non sono pochi coloro che. semplicemente, rinunciano e se ne vanno, accrescendo il novero dello spopolamento.
Ce ne fa un ritratto Walter Salvatore, ex consigliere comunale a Barisciano, che si è sempre definito “epurato dal compagno Barca”: “Le interpretazioni date dall’Ufficio Ricostruzione Comuni del Cratere (USRC) e dal Comune di Barisciano all’art. 5 dell’OPCM 3797/2009, le sole cinque righe di normativa che trattano del rimborso delle spese di trasloco dovuto al cittadino terremotato, appaiono inutilmente quanto gratuitamente restrittive ed incapaci di cogliere le conseguenze penalizzanti che tali arbitrarie interpretazioni generano sulle fasce più deboli della popolazione colpita dal sisma.
Una cinica indifferenza ai problemi della collettività che svela il volto kafkiano di coloro che si trovano, non si sa come e per quali meriti speciali, a gestire la ricostruzione dei comuni del cratere.
E’ dunque al difensore civico (Nicola Sisti, foto) che ci si è dovuti rivolgere per tentare di raddrizzare il timone di questa “nave senza nocchiere in gran tempesta” ed è a Lui, come ultima spiaggia, che si chiede di verificare dov’è scritto, in queste cinque righe dell’art. 5, che a chi non ha i soldi per permettersi di anticipare le somme per il trasloco la ricostruzione è negata.
In un articolo di sole cinque righe c’è chi è riuscito a leggerci tutti gli impedimenti di questo mondo ed al difensore civico ora tocca l’arduo compito di far rinsavire questo esercito di burocrati talebani che sembrano avere a cuore tutto tranne gli interessi legittimi della popolazione colpita dal sisma e la semplificazione delle procedure tese alla ricostruzione sia fisica che sociale del territorio”.


20 Ottobre 2013

Categoria : Cronaca
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