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Contrordine: non si sciopera più a Natale

24 dicembre 2013 @ 17:51 Categoria: Turismo

Roccaraso – Le stazioni sciistiche di Roccaraso e dei centri vicini saranno aperte e funzionanti domani 25 e il 26 dicembre . Rinviato al 15 e 16 gennaio lo sciopero indetto dai dipendenti delle società di gestione degli impianti sciistici Alto Sangro. “Considerate le dichiarazioni, seppur tardive – dice una nota – dell’assessore regionale ai Trasporti, Giandonato Morra, che comunque valuteremo attentamente anche per far sì che alle parole segua un riscontro concreto – affermano gli operai al termine del comitato ristretto -, ma, soprattutto, visto l’accorato appello del presidente della Comunità montana, Enzo Patitucci, persona conosciuta e stimata, e del Consorzio Alto Sangro Turismo, rinviamo lo sciopero ai prossimi 15 e 16 gennaio, in attesa di risposte e fatti concreti. Ci scusiamo per il disagio arrecato ai turisti – concludono i lavoratori -, ma la mobilitazione è stata promossa anche nel loro interesse”.
La Regione si è impegnata ad accelerare le pratiche per sbloccare fondi, attesi da 2 anni, per potenziare i bacini idrici funzionali all’innevamento programmato.
Alla stampa, o almeno a parte della stampa, la Regione non ha trasmesso alcun comunicato: come se nulla fosse accaduto.
La notizia dello sciopero, diffusa ieri, aveva creato lo scompiglio tra albergatori e titolari dei locali, e tra i gestori degli impianti, ma la solidarietà all’iniziativa non era mancata. “Sarà un danno gravissimo – avevano detto tutti – ma la Regione merita una lezione”.
La notizia della revoca è arrivata in extremis oggi, ma molti turisti e sciatori avevano già deciso di restarsene a casa. Un tumulto turistico che certamente non ha giovato né all’economia del settore, né all’immagine dell’Abruzzo specie su Internet. E’ il prezzo che si paga inevitabilmente quando si vive in una terra dalle immense potenzialità turistiche, sia estive che invernali, gestita da dilettanti, infettata dalla burocrazia, sottovalutata dalla politica e marchiata da diffuse, incurabili assenze di professionalità. A occuparsi di turismo, cioè della risorsa numero uno, dovrebbero essere persone qualificate e attente prima di tutto all’immagine e alla promozione. Avviene tutt’altro e non da oggi. Colpevoli siamo tutti noi abruzzesi.


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