Verona – “Oggi farò cantare il vino”. Piero Mazzocchetti, cantante abruzzese terzo classificato al festival di Sanremo 2008, testimonial d’eccezione di questa seconda giornata di Vinitaly, ha salutato cosi’ il padiglione 11 d’Abruzzo, a Verona. ” Si respira aria d’internazionalita’ – racconta Mazzocchetti – nel padiglione Abruzzo: ho incontrato infatti alcuni giornalisti tedeschi che mi hanno fermato e parlato con entusiamo della degustazione di vini bianchi appena conclusa. “Sono orgoglioso – ha commentato Mazzocchetti – di essere qui per l’Abruzzo, in questa manifestazione che considero una tappa obbligata per l’agricoltura e la vitivinicoltura regionali. Cerco sempre di portare all’estero l’Abruzzo per promuovere il suo territorio perche’ ci sono ancora risorse segrete che devono essere svelate.”
Alla 43esima edizione di Vinitaly, l’Abruzzo porta a casa undici medaglie, quattro in piu’ rispetto allo scorso anno. Ma il dato che salta all’occhio e’ che delle quattro medaglie assegnate ai vini rossi prodotti nelle ultime tre vendemmie – 2008, 2007, 2006 – tre sono made in Abruzzo. A conquistarle sono state: l’Aldiano di cantina Tollo (Gran Medaglia d’Oro), il Tatone di Terra d’Aligi (Medaglia d’Oro), il Nero dei due mori dell’azienda agricola Anfra (Medaglia d’Argento). Nel panorama internazionale dei ‘vini invecchiati’ dove la fanno da padrone rossi famosi come il Barolo, l’Amarone, il Chianti e il Brunello, anche l’Abruzzo si ritaglia un suo posto d’onore quest’anno. La Gran Medaglia d’Oro e’ andata al Negus del 2003 dell’azienda agricola Cascina del Colle colloca al primo posto il Montepulciano d’Abruzzo. “Questi risultati – commenta l’assessore regionale alle Politiche agricole Mauro Febbo – sono la conferma che la nostra regione ha puntato sulla qualita’. Il Montepulciano oggi non teme la concorrenza dei vini blasonati, anzi molto spesso li ha superati”. “Il mio impegno a tutela del patrimonio naturale agricolo e agro-alimentare nel programma di governo – continua l’assessore – avra’ come linea guida l’impegno a tutelare il nostro ‘vigneto Abruzzo’, patrimonio naturale che va salvaguardato contro le intenzioni di chi vuole un Abruzzo petrolifero a scapito dell’Abruzzo terra dei parchi e dei prodotti agroalimentari di qualita’”.