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Estate, ricordate i bollini e gli ingorghi?

24 luglio 2014 @ 16:21 Categoria: Cronaca

L’Aquila – Sarà un esodo in tono minore (oppure non sarà affatto un esodo…) quello dell’estate 2014: Autostrade per l’Italia prevede un unico bollino nero, nella mattina di sabato 9 agosto. I fine settimana caratterizzati dal bollino rosso sono quelli della prima meta’ di agosto, per il traffico diretto verso le mete estive, mentre la seconda meta’ del mese e il primo weekend di settembre saranno caratterizzati da flussi piu’ intensi in direzione delle citta’. Altre società, come Strada dei Parchi (autostrade abruzzesi) non dicono nulla, né alludono a bollini di vario colore.
Già, i bollini. Ricordate quando in un’altra vita – fino al 2008 – ad ogni ponte festivo e prima dell’estate era tutto un avviso e un parlare di traffico, ingorghi, code, rallentamenti? Ricordate gli ingorghi per imboccare un casello autostradale, i suggerimenti per imbroccare l’ora migliore, le partenze cosiddette intelligenti, che poi erano non meno cretine delle altre? Bene, anzi malissimo: tutto finito.
L’unico bollino nero previsto, di cui vi abbiamo riferito, per il 9 agosto, potrebbe essere più o meno una formalità. Tutti sanno, persino i gestori delle autostrade, che, come diceva un famoso sindaco di Roma un secolo fa “nun c’è trippa pe’ gatti“. Il traffico è ormai quasi sempre scarso o inesistente, caso mai si fa vedere solo la domenica pomeriggio, quando i pendolari se ne tornano a casa dalla spiaggia sulla quale hanno trascorso o solo la giornata, o al più il sabato e la domenica mattina. Le spiagge affollate ci sono, ma solo quelle libere. Le halls degli alberghi sono semivuote, i ristoranti aspettano inutilmente clienti che scelgono la “mappatella” portata da casa o il panino dal venditore ambulante. I dati sul turismo balneare 2014 – finora – sono scoraggianti. Le previsioni per agosto poco incoraggianti. Le prenotazioni poche.
Accade persino qualche miracolo: nel Teramano si affittano appartamenti bealneari a 150-200 euro la settimana. Gli stessi per i quali una volta si chiedevano 600-700 euro la settimana… Anche la manifestazioni che qualche località offre riescono a malapena a fare il pieno per qualche ora: gente che arriva per ripartire in fretta a spettacolo finito.
La crisi morde, ma anche il maltempo fa la sua parte. L’estate, finora, di fatto non s’è vista che per qualche giornata, tra un temporale e il successivo. Il caldo ha appena fatto assaggiare un po’ di afa a metà luglio.
Di questo passato, la Regione a settembre-ottobre avrà un problema in più: dovrà accorgersi che esiste un settore produttivo chiamato turismo. Produttivo, si fa per dire. Più che altro, in attesa di soccorsi.


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