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Aterno-Sagittario, infuocata riunione

10 ottobre 2014 @ 16:57 Categoria: Brevi

Capestrano – Scrive Dino Rossi del Cospa: “E’ stata infuocata la riunione tenuta ieri sera nella sala riunioni di castello Piccolomini in Capestrano. Come previsto, una sala gremita di imprenditori agricoli locali e dei paesi limitrofi e dei proprietari dei terreni ricadenti sul territorio dell’ex consorzio di bonifica valle del Tirino. Dopo la breve introduzione del sindaco di Capestrano, Pino Marulli, che ha spiegato le motivazioni dell’incontro indetto dall’amministrazione comunale, è intervenuto il presidente del consorzio di bonifica Aterno -Sagittario, Florenzio Schiavitti, per giustificare, a suo modo, l’aumento del 140% del contributo che in realtà si è rivelato una vera e propria tassa della bonifica. A tal punto, Schiavitti, “fortunatamente protempore” presidente del consorzio, ha riesumato una vecchia delibera del 2003 redatta dall’allora commissario Filippo Losito.
Questa delibera non è stata mai applicata perché già all’epoca ci fu una riunione analoga, per spiegare le stesse motivazioni che inducevano a non applicare gli aumenti che oggi il nuovo presidente,a tutti i costi, vuole imporre.
L’unica differenza tra le due assemblee, per tenutesi a distanza di anni, è risultata dal fatto che Filippo Losito, ha compreso il problema e ha fatto marcia in dietro non applicando i ruoli degli aumenti, riconoscendo da commissario straordinario, già al tempo, che erano sproporzionati al contrario del presidente attuale. Quello che ci dà fastidio è che Schiavitti sostiene di essere un agricoltore ma non comprende o fa finta, di come effettivamente stanno le cose nell’ex consorzio del Tirino, ora da lui amministrato. Su mia richiesta specifica al direttore del consorzio, Virgilio Lerza, presente in sala ,circa le entrate e le uscite di ciascun comprensorio, è stato risposto che le somme sono pressoché identiche ma, che, con l’aumento del 140% si avrebbe un notevole scompenso di contribuzione per i coltivatori di Capestrano e Ofena. Inoltre, l’ex consorzio del Tirino può contare sull’introito dell’unica centrale idroelettrica che da sempre funziona e che produce energia venduta dall’attuale consorzio, unica fonte di reddito oltre i contributi versati dai consorziati. All’epoca dell’accorpamento dei consorzi, l’ente consortile valle del Tirino era in pareggio di bilancio contrariamente alla voragine del vecchio consorzio di bonifica di Pratola Peligna. Da subito aumentarono il contributo di bonifica in tutta la zona.
A questo punto, chiederemo di prendere visione degli atti del consorzio per capire come l’ente abbia contratto così tanti debiti da determinare una voragine nei conti pari a 1 milione e mezzo di euro e come mai le organizzazioni agricole hanno taciuto, pur essendo membri del consiglio di amministrazione. Chiediamo un incontro urgente con l’assessore regionale all’agricoltura, mio omonimo Dino Pepe, per trovare una soluzione che non penalizzi in nessun modo i coltivatori della valle del Tirino chiamati a coprire ancora una volta i buchi di bilancio del consorzio di bonifica Aterno-Sagittario Inoltre, pretendiamo una risposta urgente, a stretto giro di posta, per concordare un incontro con l’assessore regionale Pepe e con le organizzazioni sindacali agricole in data da concordare.


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