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NCD, le conseguenze del pre-dissesto

28 dicembre 2014 @ 17:28 Categoria: Politica

[1]Pescara – SI APRE UN ITER CHE AVRA’ CONSEGUENZE DECENNALI – I consiglieri comunali NCD Guerino Testa, Alfredo Cremonese, Massimo Pastore scrivono: “Il 2014 del Comune di Pescara si chiude, a livello amministrativo, con un atto che avrà conseguenze pesantissime anche a lungo termine, fino ad un decennio. Domani il consiglio comunale sarà impegnato a discutere e a votare la delibera sulla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, o pre dissesto che dir si voglia. Si avvia così un iter complesso e dagli effetti pesanti perché:
- entro 5 giorni la delibera dovrà essere trasmessa al ministero dell’Interno e alla Corte dei conti;
- il provvedimento darà il via sospensione delle procedure esecutive nei confronti del Comune fino alla data di diniego o approvazione della procedura;
- il consiglio comunale entro 60 giorni dalla data di esecutività della delibera dovrà deliberare un piano di riequilibrio da spalmare su un periodo compreso tra 3 e 10 anni;

- l’ente può deliberare le aliquote o tariffe fissandole al massimo, anche in deroga alle limitazioni della legislazione vigente per cui dietro l’angolo si nasconde un impatto sociale deflagrante delle scelte che sta compiendo il Comune;
- il Comune sarà sottoposto a controllo sulle dotazioni organiche e sulle assunzioni;
- l’accensione dei mutui sarà possibile solo per la copertura di debiti fuori bilancio.
Va da sé che si annuncia un ulteriore periodo di lacrime e sangue dopo i primi mesi all’insegna della stangata fiscale con un blocco degli investimenti che si ripercuoterà inevitabilmente sul tessuto economico locale. Per chi fosse interessato a capire cosa sta accadendo e cosa accadrà ricordo che la seduta del consiglio comunale è pubblica. Si può e forse si deve assistere per capire meglio le scelte che si stanno compiendo”.
(Ndr) – Tutto molto chiaro, e se ne sentiranno di cotte e di crude nel dibattito in aula, che la gente ci sia o non ci sia. Chiarissimo anche che per 10 anni la città non vivrà, ma sopravviverà alla meglio. La politica – dato per certo che colpe gli attuali amministratori non possono averne per ovvi motivi – dovrebbe almeno essere in grado di fare nomi e cognomi dei responsabili, e di descrivere responsabilità chiare e precise. E’ quanto ai cittadini pare dovuto, per giustizia e per coscienza.


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