“500 alloggi in fitto, ma chi lo sa?”


L’Aquila – Da Antornio Iorio riceviamo: “Gentile direttore, scorrendo il suo notiziario in data 22 dicembre 2009, leggo:
FONDO AQ – Domani mattina alle ore 10.30 a L’Aquila, il Sottosegretario di Stato Guido Bertolaso consegnerà ad una famiglia la prima delle 500 unità abitative del “FONDO AQ”, il fondo immobiliare promosso da Europa Risorse e da Carispaq per mettere a disposizione delle popolazioni colpite dal sisma del 6 aprile alloggi. L’abitazione è situata in via Antica Arischia 12/F.
Ho approfondito la notizia e ho trovato su google web (non quello ufficiale del Comune di L’Aquila) l’Ordinanza 1959/GAB in data 1/12/2009 del Sindaco del comune dell’Aquila avente il seguente oggetto : alloggi del Fondo Immobiliare; criteri e procedure per la assegnazione ai nuclei familiari.
Nella premessa della richiamata ordinanza si afferma:
“ Considerato che gli alloggi dei Fondi Immobiliari devono essere prioritariamente destinati al soddisfacimento delle legittime aspettative dei nuclei familiari che, nel censimento, (del mese di agosto 2009 – OPCM N. 3797 del 30 luglio 2009, art. 28) hanno espresso la preferenza per la soluzione abitativi “affitti”.
Osservo:
Una ordinanza di tale importanza non è stata pubblicata sul sito web del Comune né sulla stampa.
E’ evidente che il richiamo alle preferenze espresse nel richiamato censimento è assolutamente improprio.
Al momento del censimento non fu data alcuna indicazione circa la disponibilità di appartamenti in affitto nella città di L’Aquila e quindi il buon cittadino, non conoscendo dove e come sarebbero stati resi disponibili gli alloggi, ha scelto per la stragrande maggioranza la assegnazione delle abitazioni del Progetto C.A.S.E. o l’autonoma sistemazione mentre solo 478 nuclei familiari hanno richiesto gli alloggi in affitto.
Va da se che la disponibilità di alloggi nuovi, ubicati in ambito urbano, modifica le condizioni rispetto a quelle a base del censimento per cui sarebbe legittimo interpellare anche chi ha scelto le soluzioni di alloggio diverse dall’affitto.
Nel merito economico osservo.
Con OPCM n. 3808 del 15 settembre 2009 è stata data la possibilità di costituire fondi di investimento per l’acquisto di unità residenziali già ultimate o in fase di ultimazione da adibire alla locazione temporanea alle condizioni previste dalla ordinanza OPCM 3769 del 15 maggio 2009 e cioè al prezzo, per le diverse tipologie, come di seguito riportato:
a) monolocale 2 posti letto circa 30 mq fino a 400 euro;
b) bilocale min 3 posti letto circa 50 mq fino a 500 euro;
c) trilocale min 4 posti letto circa 60 mq fino a 600 euro;
d) quadrilocale min 5 posti letto circa 70 mq fino a 800 euro.
Con la stessa ordinanza 3808 è stato riconosciuto alle imprese di costruzione (società immobiliari) un premio di accelerazione di 30.000 euro per l’ultimazione di case in costruzione.
(Le Imprese possono accedere al contributo di 30.000 euro per la riparazione di edifici nuovi rimasti danneggiati dal sisma OPCM 3789 art.5).
E’ previsto anche un contributo di 2.000.000 per gli arredi.
I canoni di affitto di riferimento sono assolutamente più elevati di quelli normalmente praticati prima del terremoto.
Ma quali sono i canoni che effettivamente saranno applicati?
L’Ordinanza prevede l’acquisto degli immobili da parte dei fondi Investimento con finanziamento agevolato a carico delle risorse per la ricostruzione (art. 7, comma 1, del D.L. 39/2009) e perciò è lecito chiedersi a quale prezzo?
Il fondo immobiliare provvederà anche alla gestione degli immobili.
Al termine della locazione è prevista la vendita degli immobili, preferibilmente agli assegnatari in locazione temporanea, ma a quale prezzo?

E’ evidente che le imprese costruttrici realizzano nell’immediato il prezzo di vendita, attraverso il fondo immobiliare, e quindi sono interessate a vendere anche per carenza di mercato.
Il fondo immobiliare avrà certamente il suo tornaconto.
Dove è l’aspetto etico se tutta l’operazione finanziaria è assistita dal finanziamento dello Stato?
Il Fondo immobiliare costituito FIMIT SGR e FINTECNA procederà all’acquisto solo di 500 alloggi (in numero corrispondente a quello dei richiedenti di alloggi in affitto in occasione del censimento) o allargherà la sua sfera di azione?
CONCLUSIONE
Sarebbe opportuno e necessario che l’assegnazione dei nuovi alloggi in affitto acquistati dal Fondo di investimento FIMIT avvenga previa interrogazione dei proprietari di edifici danneggiati, classe E, F o zona rossa, che hanno optato anche per altre soluzioni abitative temporanee per evitare discriminazioni fra cittadini in grave stato di disagio.
Sarebbe opportuno conoscere le basi economiche delle transazioni di compravendita fra i costruttori e il fondo immobiliare Fimit SGR e Fintecna ed il programma complessivo del Fondo di investimento”.


23 Dicembre 2009

Categoria : Dai Lettori
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