Sfollati: il pedaggio torna con il rincaro incorportato – Dal 1 gennaio 4,7% in più


L’Aquila – (G.Col.) – (ore 11,30) – Da una parte si dà e dall’altra si toglie dalle tasche delle migliaia di persone dell’Aquilano ancora sfollate sulla costa, mediamente ad un centinaio di chilometri di distanza: non solo, a meno di provvedimenti dell’ultimo momento (oggi o domani, si dice), torna il pedaggio autostradale, ma torna con un pesantissimo aumento del 4,7%. La Società strada dei parchi, infatti, è stata autorizzata, come altre concessionarie in tutta Italia, a praticare il rincaro dal 1 gennaio 2010: la percentuale accordata è altissima, la più forte di tutte, e sfiora il 5%. Mezzo euro in più ogni 10 euro di pedaggio, spicciolo di meno o spicciolo di più. Gli sfollati dell’Aquilano e degli altri centi terremotati (che si trovano anche nelle province di Teramo e Pescara) sono abituati dallo scorso aprile a tiri mancini e docce fredde. I benefici, come la sospensione delle tasse fino al mese di giugno 2010 (ma la comunicazione ufficiale alle 11,30 di oggi ancora non c’è), vengono fatti cadere dall’alto, concessi dopo lunghe ed estenuanti battaglie dei politici locali, e annunciati con suoni di fanfara da vip benedicenti e munifici. Senza annunci, invece, e sottobanco, le notizie amare per tutti, amarissime per gli sfollati se non sarà protratta l’esenzione in vigore fino a domani 31 dicembre.

Nessuno in Abruzzo, pur avendone il dovere morale – se non altro – ha diffuso comunicazioni e commenti neppure dalla Regione Abruzzo, forse preoccupata di disturbare il grande padrone delle autostrade, l’imprenditore abruzzese Toto e il deputato che porta lo stesso nome. Dal presidente Chiodi, invece, gli abruzzesi si aspettavano almeno una dichiarazione di vicinanza e di solidarietà: aumenti del 4,7% sono davvero pesanti. Sono disastrosi soprattutto per gli sfollati, che fino a questo momento sono ufficialmente tenuti a pagarsi il pedaggio quotidiano di chi ogni giorno va a L’Aquila dalla costa per lavoro o altri motivi. E ad aggiungere anche un generoso aumento, quello autorizzato dal governo.
La politica ha dei doveri, e non deve limitarsi alle passerelle, alle fanfare, agli annunci, alle dichiarazioni che vengono cucinate e rifilate ai mass media in quantità industriali: vizio che accomuna tutti i partiti e anche quei singoli o quelle forze che abitualmente criticano i mass media e li vorrebbero diversi. Non si sa quanto e come diversi, tuttavia, visto che comunque dovrebbero essere pronti ad accogliere i vocianti di ogni risma. Comunque, la politica dei doveri di cui sopra, se ne infischia: infatti, nessuno mosso la lingua per parlare, o un dito per agire, pur essendo tutti consapevoli della presa in giro che si appalesa oggi: non solo pedaggio per tutti, compresi gli sfollati, ma anche un corposo, succoso ed esagerato aumento: buon capodanno a quei fessi degli automobilisti. (Nelle foto Col: Il casello di Teramo e il tunnel di S.Rocco sulla A-24)


30 Dicembre 2009

Categoria : Cronaca
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