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Bambole, non c’è una lira… – “Se è così, cara Regione, rieccoti le strade”

28 febbraio 2015 @ 18:07 Categoria: Cronaca

[1]Fossacesia – ENTI LOCALI SPOLPATI NON RIESCONO PIU’ A SVOLGERE I COMPITI ORDINARI, E MOLLANO LE PRESE – (Foto: il sindaco Di Giuseppantonio (foto) e sotto un delizioso avanspettacolo d’annata con Totò) – L’Italia è un paese ormai in preda a soprassalti risparmiatori, che sono privi di logica e inattuabili. Lo sono perché pasticciati e raffazzonati da persone che i problemi reali non li conoscono, e dal calduccio in cui vivono nei palazzi romani, ignorano le reali situazioni: hanno avuto l’ordine di tagliare (dopo decenni si sprechi da tutti tollerati…) e sforbiciano alla grande. Ma creano sono nuovi problemi e tirano la coperta troppo corta. Si pensa di risparmiare (o di dare a bere alla gente di volerlo fare) creando danni che, domani, costeranno molto di più del risparmio. Insomma, i vecchi teatranti di avanspettacolo che alle ballerine smagrite e digiune dicevano: “Bambole, non c’è una lira…” sembrano tornati di attualità.
[2]Solo che quelle “bambole” il modo di arrangiarsi lo trovavano… specie quelle appena carine.
In periferia, invece di bambole in reggicalze e giarrettiere, ci sono amministratori locali ricchi di esperienza, che nella realtà vivono e i problemi dei cittadini li annusano da vicino. Spesso enormi, irrisolvibili. Risultato, un complessivo degrado e arretramento collettivo.
“Ci avete lasciati sul lastrico senza soldi e senza risorse per le strade. Bene, se è così, riprendetevele e pensateci voi”. E’ la ferma, ma comprensibile presa di posizione del sindaco Di Giuseppantonio, ex presidente della provincia di Chieti, che di sicuro del problema ne sa abbastanza da poter parlare con cognizione di causa.
“Le condizioni nelle quali versano le strade delle province abruzzesi sono oramai intollerabili”. A denunciarlo, ancora una volta, è il Sindaco Di Giuseppantonio che, con una nota al Presidente Luciano D’Alfonso, chiede che le ex strade Statali ANAS , le cui funzioni erano state trasferite alle Province, tornino, a seguito della riforma Del Rio, sotto la competenza della Regione.
Più volte Di Giuseppantonio, da presidente dell’Unione delle Province d’ Abruzzo , aveva lanciato grida d’allarme sulle condizioni in cui versavano le strade provinciali e sull’impossibilità, da parte dell’Ente di poter assicurare, a causa della mancanza di risorse economiche, le funzioni sulla viabilità che le competevano.
Le Province, oramai senza risorse, non sono infatti nelle condizioni per poter affrontare le spese relative alla manutenzione delle strade e quindi per poter salvaguardare la sicurezza dei cittadini. Solo nella Provincia di Chieti sono circa 414 su complessivi 1800 i chilometri di strade che in precedenza erano gestiti dall’Anas per conto dello Stato e della Regione e che, a seguito del trasferimento di competenze, sono passate in capo alle Province. Troppe rispetto all’esiguità delle risorse disponibili. Vi è da aggiungere che la legge di Stabilità taglia alle Province italiane un miliardo di euro quest’anno, due nel 2016 e tre dal 2017.
“Non si tratta di aprire nuovi cantieri, ma della manutenzione ordinaria e straordinaria ,delle continue frane che purtroppo colpiscono il territorio, del piano neve e dello sfalcio dell’erba, tutte situazioni che rendono le nostre strade pericolose e poco sicure”- dichiara il sindaco, Enrico Di Giuseppantonio. “Per questa ragione chiedo al Presidente Luciano D’Alfonso e a tutti i Gruppi Politici presenti nel Consiglio Regionale ,di valutare l’opportunità di prevedere, in occasione dell’approvazione della prossima legge attuativa della Riforma Del Rio, un ritorno delle competenze sulla viabilità in capo alla Regione stessa, così da poter assicurare alle strade il livello di manutenzione che meritano”.
Anche la Toscana e le Marche ,le prime regioni ad aver approvato le leggi di riordino delle funzioni delle Province, hanno deciso di accentrare in capo a loro le funzioni sulle strade regionali, assicurando in questa maniera il buon funzionamento di importanti arterie stradali.
“Ritengo che riassegnare alla Regione la competenza su una parte importante della viabilità sia l’unico modo per far tornare le nostre strade al lustro che meritano”.


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