^[1]L’Aquila – «Ciao papà, te ne sei andato nel sonno, tranquillo e senza disturbare, seguendo quel modo di fare appartato e schivo che ti ha sempre tenuto lontano dai clamori e dalle luci del mondo dello spettacolo, di cui per altro tu sei stato un grandissimo protagonista». Così il figlio Toni ha salutato il padre Ivo Garrani, morto a 91 anni a Roma. E’ il saluto più composto ed elegante, che tutti gli abruzzesi possono condividere nei confronti del grande attore, nativo di Introdacqua. Un’origine che Garrani, pur essendo vissuto da piccolo a Roma, non ha mai trascurato o occultato, attribuendosi doti di tenacia e cocciutaggine positiva tipiche degli abruzzesi. Almeno, di quelli della sua epoca…
Ivo Garrani è stato un attore multiforme, elegante, colto, capace di ricoprire qualsiasi ruolo. Il grande pubblico lo ha visto, e forse conosciuto, solo in alcune recenti fiction tv, certo di non elevata qualità. Ma gli attori, specie se anziani, debbono pur vivere… Spesso accettano ogni tipo di parte e ruolo, pur di esserci ancora.
Garrani apparteneva ad una genìa di attori che davvero non esistono più. Aveva il fisico, ma soprattutto aveva grandi doti e qualità, gentilezza ed educazione, amore della riservatezza e della compostezza. Era un uomo di estesa cultura. Il suo curriculum cinematografico è sterminato, come lo è quello teatrale, ma ha sempre fatto anche il doppiatore: la voce di Rod Steiger, per esempio. Il figlio Toni Garrani è bravo ed elegante come il padre, anche lui fa di tutto, ma è indimenticabile alla radio (con Michele Mirabella), quando a mezzogiorno si parlava (oltre che di tante altre cose) di cucina e di minestrone da rimangiare anche alla sera, riscaldato. Una inconsapevole “radice” abruzzese nella famiglia Garrani.