^[1]Pescara – A fine giornata, spunta il dato di fronte sindacale (anche piuttosto confusa): l’adesione allo sciopero della scuola in Abruzzo sarebbe stata del 60%. Decisamente di più di quel 50% che era da tutti auspicato per considerare un successo la manifestazione. Dall’Abruzzo sarebbero partiti almeno mille scioperanti diretti a Roma. Temi, quelli più dibattuti>: i precari (“decreto subito, altrimenti non si fa in tempo”), i presidi-sindaci (che non piacciono neppure a molti diretti interessati), coloro che rischiano di restare fuori per sempre, la scuola basata sui quiz, la condizione di tanti edifici e luoghi scolastici, l’adeguamento degli stipendi (contratti scaduti da tempo).
A Pescara sono comparsi in piazza anche dei fantasmi con lenzuolo bianco addosso. Chi sono? “Sono i diritti scomparsi” è la risposta. Manifestazione comunque corretta e molti sforzi per far capire alla gente cosa vogliono i professori. Studenti? Pochi in piazza, tanti a spasso altrove.