ACI: l’inquinamento non si elimina solo con il blocco delle auto


L’Aquila – (a cura di Flavio Colacito). “I dati sulla qualita’ dell’aria nelle citta’ italiane dimostrano ancora una volta che i problemi non si risolvono bloccando le auto, perche’ ai veicoli e’ imputabile solo una piccola parte delle emissioni inquinanti. Soprattutto in questo regime di emergenza, bisogna puntare il dito su altre fonti inquinanti. In una strategia di lungo periodo e’ comunque evidente che anche l’automobile puo’ dare il suo contributo se inquadrata in una logica sistemica, oggettiva e senza pregiudizi”. Lo ha precisato il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, analizzando l’andamento dello smog nei centri urbani dopo gli ultimi provvedimenti sulla mobilita’ privata. “Ancora una volta risulta evidente che gli interventi difformi sul territorio non servono senza un coordinamento nazionale – ha puntualizzato Sticchi Damiani – che per la mobilita’ va incardinato su quattro punti, anche in considerazione del fatto che il nostro parco circolante e’ tra i piu’ vecchi in Europa: incentivare l’acquisto di auto nuove o usate a minore impatto ambientale; favorire la rottamazione dei veicoli vecchi piu’ inquinanti (oggi 1 auto su 4 e’ pre Euro3), salvaguardando le vere auto d’epoca attraverso una lista chiusa di modelli storici, come quella stilata da ACI; potenziare anche qualitativamente il trasporto pubblico locale; sostenere l’offerta di car sharing non solo a Roma e Milano, ma anche nelle realta’ urbane meno estese come Verona, Firenze e Bari dove ACI offre gia’ un servizio di auto condivise, anche elettriche”.


31 Dicembre 2015

Categoria : Attualità
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.