Morti Cintarella presso Telespazio: uccisi dalla burocrazia che resta impunita e padrona


I LASVORI PER RENDERE SICURA LA STRADA FERMI, I SOLDI CI SONO MA NON ACCADE NULLA -

L’Aquila – Tutta la storia, che è vergognosa e assurda, si riassume in poche parole alle quali è obiettivamente difficile credere. Ma la storia è vera. Nel Fucino, presso le svettanti antenne di Telespazio che colloquiano con i satelliti e operano nell’interesse europeo e americano, che una strada detta Cintarella –lungo le recinzioni di Telespazio – che ghiacciata d’inverno causa incidenti mortali. Uno, due, tre con un lungo elenco di vittime. Sono due anni che, pur essendoci i soldi, si aspettano lavori per la messa in sicurezza. Burocrazia e contrasti tra uffici ed enti bloccano tutto.
Qui emerge l’assurdo, che in questo caso è anche criminoso. La prima osservazione è lapalissiana. La Cintarella provoca vittime? Perché, con tanti lavbori stradali eseguiti nel Fucino, con spese anche ingenti, non è stato eseguito “quel” lavoro prima che si scappassero dei morti? Non un morto, ma diversi morti? Quali autorità locali, provinciali o regionale hanno omesso degli interventi che apparivano vistosamente urgentimmi?
L’altra osservazione riguarda gli ultimi due anni. Nonostante manifestazioni, proteste, servizi giornalistici, massima evidenza quindi di un’emergenza di incolumità dei cittadini, una petizione con 16.000 firme, i lavori non vanno avanti. Chi sa dove, chi sa su quale tavolo, chi sa in quale computer, la pratica è ferma oppure la semplice spedizione di una lettera o di documenti – visto che la burocrazia ignora la telematica – richiede a quanto pare dei mesi.Se vivessimo in un luogo logico (non scomodiamo la parola civile) tra Regione, Provincia er comuni interessati si deciderebbe di istituire una commissione di inchiesta e di stanare burocrati, tecnici, o altre specie di fannulloni, e di cacciarli via, per affidarli alla magistratura.
C’è chi preferirebbe averli tra le mani, ma siamo in uno Stato di diritto e non si può. Si può invece lasciare che la gente muoia lungo la Cintarella, e qualcuno si permetta anche di tenere fermi i lavori per due anni. Senza pagarne le conseguenze. A molti viene la nausea, ad altri la rabbia. Di questo passo, si rischia davvero il peggio.


29 Gennaio 2016

Categoria : Attualità
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