Salivamo sulle montagne


Se muore un amico, il dolore deve essere muto. Solo poche parole, quindi, per Remo Visione, che ci ha lasciati soli spegnendosi serenamente oggi, a L’Aquila, la città che adorava. La vita è stata generosa con lui, prima di colpirlo in modo atroce nel 2009, dandogli un’anima – sicuro chye lui ne aveva una – speciale, un’intelligenza penetrante, fantasia, curiosità, quel tocco di9 innocenza fanciullesca che ne faceva un adorabile distratto. Amava i libri, il sapere, ma anche il mistero, il dubbio, cose e temi senza confini, ipotesi suggestive, argomenti lontani e inconoscibili. Laico culturalmente, era vicino allo spirito e al supremo. Ora, forse, sa ciò che lo incuriosiva. Salivamo sulle montagne, ore di silenzi e di cammino. Sicuramente, ci avvicinavamo al cielo, restando in terra e lui cercava con la gioia di un bambino funghi e bacche. Sorgenti di acqua pura. Panorami e alberi, nuvole e grandi silenzi. Poi parlava dell’ultimo libro letto, prima d mangiare una mela e un fico secco per recuperare energia.
Sulle montagne non saliremo mai più. La nostra lunga storia è finita. Il cielo, per Remo, non è più sopra alla vetta delle montagne. Adesso silenzio, e commiato.



28 Febbraio 2016

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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