Credito, in Abruzzo crolla quello all’artigianato


-8,6%, TRA I PEGGIORI DATI D’ITALIA

Pescara – Abruzzo agli ultimi posti – denuncia la Confartigianato – in Italia in materia di credito: i prestiti alle imprese artigiane, a marzo di quest’anno, sono calati dell’8,6% (-6,1% in Italia), cioè 90 milioni di euro in meno, rispetto allo stesso periodo del 2015, dato che colloca la regione al terzultimo posto della graduatoria nazionale. L’ammontare totale del credito concesso all’artigianato in Abruzzo è pari a 949 milioni di euro. E’ quanto emerge da un approfondimento che Confartigianato Abruzzo ha condotto su un’indagine del Centro studi della Confederazione nazionale.

Il dato, tra l’altro, è il peggiore tra quelli registrati negli ultimi due anni, tutti negativi: nel 2014 -2% a marzo, -1,7% a giugno, -2,1% a settembre e -5,3% a dicembre; nel 2015 -7% a marzo, -8% a giugno, -8,1% a settembre e -4,5 a dicembre.

A livello provinciale, i dati peggiori si registrano a Chieti, che, con il -13,4%, si classifica al 106esimo posto della graduatoria nazionale (credito concesso pari a 269 milioni di euro); seguono Teramo (-9,9%, 100esima posizione; 259 mln) e Pescara (-7%, 81esima posizione; 223 mln). Seppur con il segno meno, registra il risultato migliore, non solo d’Abruzzo, ma anche d’Italia, la provincia dell’Aquila: -1,2%, primo posto della graduatoria nazionale (198 milioni di euro).

L’Abruzzo è anche la prima regione d’Italia per il minor calo dei tassi attivi effettivi sui finanziamenti per cassa a imprese non finanziarie riferiti ad operazioni in essere e a rischi autoliquidanti e a revoca: un’impresa abruzzese paga un tasso del 6,12% (4,82% in Italia), in diminuzione di 27 punti base rispetto all’anno precedente.

“Il calo generalizzato di credito concesso alle imprese artigiane in Italia non risparmia neanche l’Abruzzo. Le vicende a tutti note nelle quali sono state coinvolte le banche locali – commenta il segretario di Confartigianato Abruzzo, Daniele Giangiulli – hanno contribuito a peggiorare il dato abruzzese, con la regione che è finita tra le ultime posizioni”.

“Ora – sottolinea Giangiulli – è indispensabile da un lato che la Regione faccia la propria parte pubblicando entro l’anno il bando per migliorare l’accesso al credito delle Pmi abruzzesi per il tramite del Consorzi Fidi, dall’altro che le banche riducano gli spread applicati, perché, come dimostrato dal nostro studio, i tassi in Abruzzo sono scesi meno rispetto alle altre regioni italiane”.


29 Settembre 2016

Categoria : Economia
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