Blundo: “Casa Italia è un progetto insufficiente alla tutela del Paese”


L’Aquila – «Casa Italia è un progetto non sufficiente a tutelare il nostro Paese dalle calamità che potrebbero verificarsi in futuro. È doveroso individuare dei criteri seri per la classificazione delle aree a rischio perché è incomprensibile e scandaloso che vi siano territori, come i comuni abruzzesi che, nonostante abbiano subito eventi sismici di notevole intensità, restano tutt’ora classificati come zona ‘2’».

A dichiararlo è la cittadina al Senato Enza Blundo durante la discussione in aula al Senato, sulla mozione per le aree del centro Italia colpite dal recente terremoto.

«Se si vuole veramente fare prevenzione sismica e tutelare la sicurezza dei cittadini occorre rivedere la Carta della Sismicità, al fine di rendere veramente efficace il ‘Fascicolo dei Fabbricati’ e i certificati di agibilità, nonché realizzare reali interventi strutturali di adeguamento sismico di tutti gli edifici pubblici a partire dalle scuole».

«Senza questi accorgimenti – prosegue l’esponente pentastellata – ogni sisma continuerà purtroppo a essere per alcuni occasione di arricchimento e per altri la triste perdita di tutto».

«Pertanto per limitare le infiltrazioni a carattere mafioso c’è bisogno di una legge-quadro che disciplini rigorosamente le fasi della ricostruzione, l’attenzione all’economia territoriale, nonché le misure per la trasparenza e la tempistica delle operazioni di erogazione dei fondi; ma è indispensabile anche la definizione di un piano nazionale di intervento che preveda l’attribuzione chiara della responsabilità di coordinamento delle attività di scavo e soccorso fin dai momenti immediatamente successivi all’evento sismico, per la tempestiva salvezza delle vite umane» – conclude la Sen. Enza Blundo.


30 Settembre 2016

Categoria : Politica
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