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Coldiretti: siccità, situazione critica in Italia centrale compreso l’Abruzzo

28 giugno 2017 @ 10:47 Categoria: Economia

[1]L’Aquila – (F.C.). Si aggrava la siccita’ nel centro Italia dove le precipitazioni sono risultate in calo del 77% e le temperature massime superiori di 3,9 gradi la media di riferimento. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Ucea relativi alla seconda decade del mese che evidenzia una situazione di criticita’ diffusa sul territorio dell’Italia centrale. Da una prima stima di Coldiretti in Abruzzo si parla per ora di una perdita di ricavo per le aziende agricole di almeno 100 milioni di euro con danni alle colture orticole e alla frutta e, nel caso dovesse perdurare la situazione di emergenza, anche alle colture piu’ tradizionali quali vite e olivo. In Toscana – sottolinea la Coldiretti – la produzione di cereali e crollata del 40%, con punte del 70% nel caso del mais e quelle di foraggi, ortaggi, pomodoro da industria e frutta sono diminuite fino al 50% mentre mancano i foraggi per gli animali. I girasoli e il granoturco stanno seccando in Umbria, ma in difficolta’ sono anche ampie aree del Lazio dove la produzione di frumento – precisa Coldiretti – risulta stentata, con pesante contrazione dei raccolti e calo della qualita’ e senza interventi immediati si rischia di perdere del tutto ortaggi, frutta, cereali, pomodori. Nelle Marche situazione difficile per il mais che in questa fase di crescita avrebbe bisogno di acqua, ma in sofferenza e’ anche il girasole, in fase di crescita assieme agli ortaggi (dalle insalate alle zucchine, dai pomodori ai sedani, dai meloni ai cocomeri), specialmente in quei terreni dove non ci sono impianti di irrigazione. Per quanto riguarda gli alberi da frutto le piante stanno ancora resistendo, ma se non piovera’ entro una settimana entreranno in stress idrico e le conseguenze si sentiranno sui frutti, che saranno mediamente piu’ piccoli, con un calo quantitativo, anche se la qualita’ e’ salva. Le precipitazioni temporalesche in realta’ – continua la Coldiretti – non hanno scalfito lo stato di grave siccita’ dei campi lungo tutta la Penisola perche’ l’acqua, per poter essere assorbita dal terreno, deve cadere in modo continuo e non violento mentre gli acquazzoni aggravano i danni e pericolo di frane e smottamenti. Con il prolungarsi dell’assenza di pioggia in gran parte della Penisola l’allarme siccita’ si e’ ormai esteso ad oltre i 2/3 della superficie agricola nazionale interessando praticamente tutte le regioni anche se con diversa intensita’. La situazione – conclude la Coldiretti – si sta aggravando con effetti catastrofici per la produzione con perdite ben superiori al miliardo stimato, se non piovera’ nell’arco delle prossime due settimane in modo costante e non violento.


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