^[1]L’Aquila – La ondulata e luminosa facciata di Santa Maria del Suffragio, detta chiesa delle Anime Sante, è tornata. Almeno quella. La chiesa no, se ne parlerà forse l’anno venturo. I lavori erano cominciati nel 2014, con i soliti infiniti ritardi , benché vi fosse il solido sostegno della Francia per recuperare l’edificio. Non sono finiti, e ci vorrà altro tempo. Per il momento, solo la facciata è ammirabile in piazza Duomo.
La storia recente della chiesa è tutta un mistero e un controsenso. L’edificio era stato infatti restaurato con ingenti spese prima del terremoto, in particolare la cupola, che è crollata fragorosamente. Nemmeno a dire che non si saprà mai nulla dei retroscena: tentare di capire, per esempio, perché sia crollata una cupola appena consolidata e ridipinta. Come se chi ne ha curato la costosa struttura prima del 2009 non sapesse che L’Aquila è area sismica ad altro rischio.
Vogliamo ricordare che in tre mesi in Grecia ci sono stati almeno quattro forti terremoti, senza neppure un crollo? Ma no, per carità di patria. Tanto, né comune, né altri risponderebbero una sola parola.