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Terremoto: Amato (Ingv), coinvolte stesse faglie 24 agosto 2016

10 aprile 2018 @ 13:15 Categoria: Scienze

[1]Roma – (AGI) – – “Il terremoto di questa mattina coinvolge le stesse faglie del sisma del 24 agosto e del 30 ottobre 2016. Lo scenario che si prospetta e che stiamo studiando e’ classico dei terremoti dove il cosiddetto ‘after shock’ e la durata e’ imprevedibile.
Basti pensare che per il sisma dell’Aquila si sono registrate scosse anche di magnitudo 5 per tre anni di seguito”. Raggiunto telefonicamente all’estero dov’e’ per un convegno, il direttore dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Alessandro Amato, spiega all’Agi che la scossa di oggi a Muccia di magnitudo 4.6 non e’ un evento che sorprende gli esperti. “Le sequenze durano anni e nella zona interessata dal terremoto di oggi si sono registrate da ottobre 2016 a oggi oltre 86 mila scosse, molte delle quali di magnitudo inferiore a 2. Non dimentichiamo che il 18 gennaio 2017, nel giorno della tragedia di Rigopiano, una scossa ha distrutto Campotosto (crollarono 9 case su 10 e per giorni il borgo rimase isolato sotto cinque metri di neve con decine di persone rimaste intrappolate nelle case, ndr) – aggiunge Amato -. Adesso sembra che la zona interessata dalla sequenza sismica si stia spostando nella zona settentrionale”. Secondo il direttore dell’Ingv “non e’ prevedibile se ci saranno altre scosse di magnitudo elevata, ma di certo stiamo monitorando la zona anche per vedere se vengono interessate altre faglie. In quanto alla sicurezza – conclude – l’esperienza ci dice che ci sono casi in cui le sequenze sismiche sembrano essere finite e poi invece riprendono anche diversi anni dopo”.


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