^[1]Sostenere le aziende perchè restino in Abruzzo, e costringerle a restituire gli aiuti se non mantengono l’impegno. Un’idea ottima, tant’è vero che l’hanno condivisa tutti, ma ad averla sono stati i Cinquestelle. L’iniziativa è ora al vaglio del consiglio regionale, perché la attui. E su questo è legittimo nutrire i dubbi più maliziosi.
Un’azienda va via se non le conviene restare, resta se le conviene farlo.
Direte: semplice, ovvio, e per di più già fatto in altre regioni. Ma qui da noi gli scazonti del PD e degli altri che ancora comandano non hanno saputoi cavare un ragnetto dal buco, lasciando ai Cinquestelle l’iniziativa, che frutterà alle prossime elezioni.
Come dire: hanno regalato al M5S un vantaggio cospicuo, da aggiungere a quelli di cui già di certo godono. Lo abbiamo visto il 4 marzo.
C’è chi porta l’acqua con le orecchie a chi si accinge a sedersi in serpa. Ed ha buoni motivi per supporre che ci riuscirà anche in Abruzzo.
Cercate aggettivi per definire la politica abruzzese al tramonto? Non faticherete molto.

PENSIERINO – Un’orsa del parco d’Abruzzo fotografata con i suoi due pargoli nati da poco. Speriamo di rivederli quando saranno adulti. Ruberanno galline e sfonderanno recinti. Svuoteranno favi di miele. Mangeranno mele selvatiche. Che meraviglia della natura.