L’Aquila – La verifica non è difficile, può farla chiunque abbia l pazienza di sopportare i telegiornali mattutini. Sono quelli che dedicano più spazio alla cronaca nera e alle banalità ripetute fino alla noia, condite da linguaggi sgrammaticati e da voci con fortissimi accenti del Nord. Esaurita la cronaca nera, questi mass media snocciolano ogni giorno servizi sul turismo al mare ai monti e nelle isole o presso i laghi. Includono tutta Italia, dalle Alpi a Lampedusa. Totalmente cancellato oppure volutamente oscurato l’Abruzzo. Mai un servizio, neppure per sbaglio.
Sappiamo che la nostra regione si trova al diciannovesimo posto in Italia, in coda estrema, con dati rattristanti su arrivi e presenze. Sappiamo che qui nessuno si è mai occupato del turismo, che abbiamo un pessimo nome in quanto a problemi ambientali (discariche, poche bandiere blu, fiumi cloache, tonnellate di rifiuti romani che arrivano ogni giorno sui quali si mantiene un sospetto silenzio) ,
Non è comunque giustificabile cancellare l’Abruzzo dai servizi turistici estivi in televisione: ci sono località marine apprezzabili, luoghi molto belli, parchi nazionali, laghi, alcune manifestazioni ed eventi. Il problema è che nessuno li promuove, e nessuno li conosce o li ritiene degni di attenzione.
L’ultima chicca a conferma è l’autobus sperimentale Roma-Parco d’Abruzzo, che parte domani. Difficile che qualcuno lo prenda: la notizia è stata data solo ieri. Incapacità promozionale, zero assoluto in comunicazione e informazione. Siamo negati, insomma. E nei telegiornali forse lo sanno.