PAURA NELL’AREA MOLISANA DELL’EPICENTRO, MA ANCHE IN ABRUZZO -

^[1]L’Aquila – Come vi abbiamo riferito nelc orso della scorsa notte, la terra ha tremato profondamente nel Molise, con epicentro a pochi chilometri dalla costa, ipocentro profonda oltre 19 km. Magnitudine locale 4,6 secondo l’INGV. Nottata con il cuore in gola, quindi, e quasi tutti riparati dentro le auto. Ma non solo in Nolise, anche in buona parte delle province di Chieti e L’Aquila, specie in Alto Sangro. Paura maggiore sulla costa adriatica, da San Salvo, Vasto, Casalbordino, fino a molto più a nord, perché la scossa è stata avvertita persino a Pescara. Paura anche nel Foggiano e in Campania.
Questa mattina viene riferito che non vi sarebbero danni rilevanti. Non vi sono state scosse di replica, se non una di ml 2,3. Le altri solo strumentali.
L’area colpita, , che include grossi centri come Termoli e Larino, è sismica ed ha avuto precedenti terremoti, anche recenti. L’ultimo ad aprile. Molti sostengono (ma sono ricordi affidati alla memoria e non ai dati) che la scossa di stanotte è stata però più forte e più lunga, almeno 10 secondi, oltre che più profonda. L’area del Gargano e l’intero Molise sono ad elevato rischio sismico. Lo è l’intero mare Adriatico, come la costa croata , l’Albania e la Grecia, di fronte alla quale si apre la fossa marina Calypso, profonda migliaia di metri. Un chiaro sintomo di subsidenza della placca africana sotto quella greco.slovena. Insomma, Ionio e Adriatico geologicamente irrequieti, con quel che ne consegue: per esempio, i nostri terremoti.
Per colmo di malasorte, a scacciare i pochi turisti arrivati in Abruzzo, oltre al maltempo, anche il terremoto adriatico che ha spaventato da San Salvo a Pescara.