L’Aquila – I telegiornali pubblici e privati non lo sanno, e nei loro triti bollettini domenicali ricolmi di banalità e luoghi comuni, parlano solo di nevicate sulle Alpi. Qualcuno, vagamente, si spinge a cenni sull’Appennino. L’Italia dell’informazione sgrammaticata e superficiale della tv è sempre limitata al Nord. Il Sud è buono solo per omicidi ed episodi efferati.
Naturalmente non è così, e bastava informarsi un pochino per saperlo. La neve è tornata da ieri sulle montagne abruzzesi, anche al di sotto dei 900 metri, sia nelle aree dell’Aquilano che della Majella. Neve di alcuni centimetri, sufficiente a creare qualche problema sulle strade, ma non per ora per sciare. Del resto se fosse più abbondante, l’Abruzzo non sarebbe certo pronto ad aprire impianti e stazioni sciistiche. Anzi, a L’Aquila la prima cosa è stata chiudere la strada per Campo Imperatore, costringendo alla chiusura l’ostallo che si trova in quota. L’unico locale a fornire una ricettività. Non viene annunciato, ma si apprende ad Assergi, che nei prossimi giorni sarà rimessa in funzione la funivia. La data dovrebbe essere quella del 24 novembre, ma non è stata comunicata o indicata ufficialmente.
Per parlare di stagione sciistica sul Gran Sasso aquilano è davvero troppo presto, ricordando amaramente che l’anno scorso non ce ne fu una vera. Non era mai accaduto nella decennale storia del Gran Sasso.