^[1]Coraggio, ci siamo quasi: il 10 si vota. La baraonda della campagna elettorale è comunque agli sgoccioli. Il nostro piccolo e malconcio Abruzzo si è rivelato più sexy di Monica Bellucci in calze e reggicalze, per la politica, visto che abbiamo avuto tutti i big anche più di una volta. Le forze in campo hanno sciorinato il massimo impegno di cui sono state capaci. Ce l’hanno messa tutta. Sarà davvero interessante sapere quanto avranno ottenuto in termini di affluenza alle urne. Se a votare andranno in pochi, come tanti temono, sarà una bella toppata di gruppo.
Chi vincerà è davvero difficile predirlo. Neppure i soliti tuttologi sono in grado di sproloquiare come fanno di solito.
Perché l’Abruzzo attiri tanto, è un mistero. Evidentemente, vale il vecchio adagio maccheronico “beati monoculi in terra ciecorum”, oppure “meglio poco che niente”. Contiamo come se fossimo milioni invece di quattro gatti spelacchiati. Sarà il caso di approfittarne. Magari chiedendo il redde rationem a chi vincerà. Chiunque sarà, infatti, non avrà vita facile.

PENSIERINO – Il cane randagio smunto e stortignaccolo cammina, ma non sa dove va. E neppure perché va o da dove viene. Sembra proprio uno di noi poco prima delle elezioni. E probabilmente anche dopo.