^[1]Il 29 maggio del 1919 Einstein ebbe ragione: la luce è curva. O meglio è curva come lo spazio incurvato dalle masse, che attraversa. Il celebre scienziato lo aveva previsto nella sua relatività, ma pochi al mondo gli credevano.
La strepitosa conferma venne da una eclisse solare quel 29 maggio: scienziati tra i migliori del mondo con l’inglese sir Artur Eddington verificarono che la luce di una lontana stella transitando non lontano dal Sole risultava curvata dalla sua massa. Lungo quel tratto di spazio infatti la luce seguiva la struttura deformata dall’astro, generatrice di gravità, come Einstein aveva previsto e precisamente calcolato.
L’Universo diventava un’altra cosa, le leggi di natura si svelavano tanto differenti da come le percepisce l’uomo.
In Terra, e non in cielo, si era accesa una nuova stella, di Nome Alberto. I giornali di tutto il mondo stamparono enormi titoli. La fisica cambiava, anzi diventava quella vera, quella che ancora è più valida che mai.