^[1]Da anni il fisico aquilano Domenico Mastrogiuseppe lancia allarmi ad ogni livello su una situazione inquietante, sulla quale – a suo parere – tutti chiudono gli occhi. Mastrogiuseppe torna a spiegare che la rotazione terrestre rallenta (dati certi e rilevati a livello mondiale, giorni più lunghi di frazioni di secondo).
Rallentando, la Terra si restringe nella fascia equatoriale, così come quando si formò si allargò girando proprio all’equatore.
La contrazione provoca effetti sulla crosta terrestre, con frattura e fessurazioni generatrici di terremoti, frane e altre catastrofi.
I terremoti anche molto forti, infatti, si susseguono in tutto il mondo, anche se la stampa neppure li riporta più. I mutamenti climatici si aggiungono con enormi spostamenti di acque anche oceaniche.
Un quadro che fa rabbrividire, specie pensando che i ritardi di rotazione terrestre sono ignorati o addirittura nascosti con dei trucchi sugli orologi atomici usati per misurare il tempo.
Mastrogiuseppe è uno scienziato, non un ciarlatano da web. Istituzioni e politica non lo ascoltano. La scienza blasonata, ricca e accademica fa finta di nulla. Vogliamo parlare di insabbiamento?