Saperne di più – Il luminoso Summa


(G.C.) – Pescara solare e cromatica sarebbe stato il luogo ideale per i colori e gli spazi di Franco Summa. L’artista scomparso giorni fa viveva di luce, vento, spazi da definire senza linee ma solo con colori. Nel rigore geometrico che meglio di ogni altra forma scandisce la realtà sognata, intravista, intuita.
Summa è stato un compositore di colori e di forme, in uno spazio che, vuoto, non ha dimensioni e strettoie. Ma esiste ed è tutto ciò che si arriva a percepire. I ragazzi una volta a scuola imparavano dal disco di Newton o dal prisma che la luce naturale è fatta di varie frequenza, i colori per noi visibili. Summa aveva superato questo rigore naturale, scientifico, per prendere i colori e usarli ricreando sensazioni e scorci. Stupendi i suoi paesaggi i i suoi dipinti con prospettive di paesi, come Loreto Aprutino. Voleva donare a Pescara porte del vento e varchi spaziali. La città avrebbe spiccato un volo di qualità. Non resta che la splendida nave di Cascella, e sempre il sogno di andare lontano. Soprattutto dal quotidiano e dal suo grossolano squallore.
Se un giorno proveremo a parlare con gli alieni, i segni di Summa sarebbero un linguaggio possibile: luce e colori. Porte del vento e porte del mare.


29 Gennaio 2020

Categoria : Rubrica
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