Pedaggi, inadempiente Strada dei Parchi, scartoffie lente e diffide: intanto paghiamo


L’Aquila – La società Strada dei Parchi fa orecchie da mercante, ignora la sentenza del TAR che dichiara illegittimi gli aumenti dei pedaggi tra 2006 e 2008, e continua a far pagare prezzo pieno: utile approfittare del ponte pasquale per fare cassa. Situazioni assurde che possono verifuicarsi solo in un paese approssimativo e pasticcione come l’Italia. Infatti, la scusa ufficiale della società è: non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione, nè ci sono stati notificati atti. Insomma, loro non credono ai giornali, ignorano il TAR e le sue decisioni, e tutto va avanti tranquillamente. Almeno fino a parecchio dopo Pasqua. Ha reagito la Provincia di Teramo, che ha diffidato la societa’ Strada dei Parchi Spa perche’ annulli gli incrementi tariffari del pedaggio autostradale sull’A24 e A25. La sentenza del Tar Lazio, immediatamente esecutiva, con la quale sono stati accolti i ricorsi della Provincia di Teramo, della Comunita’ montana Gran Sasso e del Codacons per l’annullamento degli aumenti tariffari del 2006 e del 2008 non ha ancora trovato applicazione da parte della societa’ autostradale. Nell’atto di diffida a firma del presidente della Provincia Valter Catarra e degli avvocati, Antonio Zecchino e Paolo Grassi, viene intimato a Strada dei Parchi di “far cessare immediatamente l’applicazione degli incrementi stabiliti nel 2006 e nell’agosto 2008 e di adottare con ogni tempestivita’ e comunque entro trenta giorni dalla presente tutti gli atti idonei a consentire il recupero, in favore degli utenti, degli importi indebitamente introitati”. “L’auspicio e’ che la societa’ si adegui a quanto sancito dal Tar e che lo faccia senza ulteriori indugi anche in considerazione del’intenso traffico prevedibile per le festivita’ pasquali”", afferma Catarra.
A ben guardare, ci sono delle situazioni ridicole di ipocrisia e formalismo dietro la vicenda. Impossibile che la società attenda di ricevere delle carte, nell’epoca dei mass media telematici e di internet. Le scartoffie prevalgono? Una società autostradale sicuramente dispone di mezzi tecnologici avanzati, ma aspetta le carte… Dal canto suo, perchè il TAR del Lazio impiega tempi burocraticamente dilatati per notificare una sentenza? Non esiste un modo più celere, snello ed efficace per dire alla società ciò che il tribunale ha deciso? In tanti giorni di ritardo, continuano a muoversi pacchi di euro dalle tasche di migliaia di automobilisti nelle casseforti del gestore autostradale. Vicende desolanti agli occhi dei cittadini (che pagano) e ancora una volta, dimostrazioni di inefficienza, pigrizia e furberia. (Nella foto Col la A-24 a L’Aquila)


02 Aprile 2010

Categoria : Cronaca
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