^[1]Trovaste un solo altro paese progredito del mondo in cui si aspetti luglio per aprire decine di cantieri lungo le autostrade, durante una crisi economica feroce che colpisce prima di tutto il turismo. Cercate a lungo, sforzatevi, ma no lo troverete. Uno naturalmente ce n’è, e si chiama Italia. Qui i burosauri ministeriali e delle concessionarie autostradali hanno lasciato passare i mesi, ed eccoli allineati e coperti a chiudere gallerie e corsie proprio nel cuore di luglio, bloccando il paese e arrecando micidiali disagi a decine di migliaia di turisti e lavoratori del trasporto. Nonostante le proteste, i giornali, i disastri in prima pagina, le frottole politiche e le dichiarazioni di sdegno, i cantieri restano.
Se non fosse tragico, sarebbe ridicolo.