^{[1] [2]}L’Aquila – Il film di Sabina Guzzanti “Draquila” è da oggi nei cinema, ed è visibile anche a L’Aquila nella multisala di Pettino. Ci sui aspetta che la città mostri curiosità e attenzione per l’opera della regista, che dalle prime ore ha sempre dedicato molta attenzione al terremoto aquilano del 2009. C’era il rischio che l’amore per la satira, che ha caratterizzato tutta la carriera artistica dell’attrice, prevalesse sulla volontà di raccontare sia il terremoto che tutto ciò che vi fu dietro, e dopo. Sui problemi della ricostruzione, sui rumors circa abusi e affari, sulla volontà di criticare la Protezione civile. Lo dimostrano i trailer del film mandati in onda ieri sera da “Annozero” di Santoro in tv, nei quali la Guzzanti truccata da Berlusconi si esibisce in una parodia del premier delirante, ripreso mentre vaga per il centro storico dell’Aquila deserto e invaso da macerie e transenne, tra luci spettrali e strade che muoiono nel buio appena al di là dei pochi lampioni accesi attorno a piazza Palazzo e ai Quattro Cantoni. Ma sono trailer del film girati, e non inseriti durante il montaggio nel contesto del film. Quindi non ne fanno parte. Con ben nota acredine polemica, in combutta, Santoro e la Guzzanti hanno voluto farli vedere lo stesso, come per dire: “Vedete? Avevamo girato queste cose, ma non le abbiamo usate…”.
Gli spettatori giudicheranno Draquila, e a farlo saranno anche quelli sofisticati di Cannes: nella città francese infatti il film sarà visto. Per ora lo facciano gli aquilani, e siamo pronti ad ospitare quanto vorranno scrivere, se vorranno. (Nelle foto un’immagine tratta dall’home page del film su Internet, e Sabina Guzzanti in piazza Duomo alla prima)