Processi crolli, via alle manovre: la difesa chiede di trasferire altrove i dibattimenti


L’Aquila – Via alle manovre dei grandi legali difensori degli indagati per i crolli: si parte per tentare di ritardare i processi, ma soprattutto per tentare di sottrarli alla magistratura aquilana. Si comincia con i casi scottanti del Convitto nazionale e della casa dello studente, che è uno dei più drammatici e coinvolgenti per la sensibilità dell’opinione pubblica. Nel Convitto morirono tre ragazzi, nella casa dello studente 9. La Procura dell’Aquila ha lavorato notte e giorno per preparare il dossier dell’accusa, ma c’è chi lavora di carta bollata. Il difensore del rettore del Convitto, Livio Bearzi, avv. Paolo Guidobaldi, ha presentato istanza in Cassazione per trasferire altrove il processo, la cui prima udienza doveva esserci il 17 maggio.
Per Guidobaldi, vi sono motivi per ritenere poco sereno il clima a L’Aquila, e chiede che siano investiti giudici di altre sedi.
Vengono prese in esame diverse situazioni, dichiarazioni, servizi giornalistici, documenti, risultanze di ricerche anche geologiche, e si spiega dettagliatamente perchè – nel clima di lutto e dolore che perrsiste in città – non sia il caso di tenere a L’Aquila il processo. Ora bisognerà attendere la Cassazione e certamente un risultato è prevedibile: il 17 maggio non accadrà nulla. Vi saranno altre iniziative analoghe anche per altri casi di crolli con vittime. Nubi nere sull’orizzonte giudiziario e desolazione per chi, almeno, attendeva un processo per riaffermare la giustizia e il diritto: senza ritardi, senza esitazioni, senza ricorsi ad altri giudici. Difficilmente gli aquilani accetteranno senza reagire decisioni che spoglino la città del diritto di avere giustizia nel proprio ambito, da magistrati imparziali e distaccati, benchè consapevoli di cosa sia accaduto qui dal 6 aprile 2009 ad oggi. (Nella foto: l’attuale sede del tribunale)


07 Maggio 2010

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati