L’intervista – Neutrini minuscoli ma oscillanti


L’Aquila – (di Mardin Nazad) – “Studiare l’infinitamente piccolo da informazioni sull’infinitamente grande”. Quando si parla di neutrini non si tratta piu’ di una frase fatta. Per i lettori di InAbruzzo.com abbiamo incontrato il professor Antonio Ereditato,dell’Istituto nazionale di Fisica Nucleare, in merito alla scoperta avvenuta nei laboratori del Gran Sasso e di cui abbiamo pubblicato la notizia questa mattina. “Il neutrino e’ una particella elementare cosi’ come l’elettrone – ci spiega il professore- E’ una particella estremamente affascinante in quanto molto presente nel nostro universo. Pensate, dopo il fotone e’ la particella piu’ presente; se voi, in un punto qualsiasi dell’universo, prendeste una manciata cosi’ di materia, vi ritrovereste in mano 300 neutrini! Sono dappertutto!”
Il grande dilemma fino ad ora e’ stato il fatto che il neutrino sembrava avere una massa nulla. L’esperimento internazionale OPERA rappresenta un passo fondamentale verso la scoperta dell’apparizione di neutrini di tipo diverso durante l’oscillazione. Ma facciamo un passo alla volta… cosa s’intende quando si parla di oscillazione? ” Immaginate che vi sia un gruppo di amici, tutti di sesso maschile, che camminano lungo un percorso.- ci spiega Ereditato- Immaginiamo di seguirli come se fossimo dei fotografi; ad un certo punto notiamo dalle foto che, durante il percorso,alcuni di loro si sono trasformati in donne e dopo un altro po’ queste si sono ritrasformate in uomini… un’oscillazione, un cambiamento di natura! Noi abbiamo fatto una cosa simile: abbiamo sparato un gran numero di neutrini “donna” (muonico ndr.) e abbiamo trovato, qui al Gran Sasso, neutrini “maschio” (tau ndr.)!”
Un tassello fondamentale per cominciare a comprendere il complicato mosaico del nostro universo. Per capire come l’infinitamente piccolo sia legato all’infinitamente grande, basta pensare alle analogie postulate da Rutherford , nei primi decenni del ’900, che legano la struttura dell’atomo al sistema solare (modello planetario ndr.): il Sole è il nucleo intorno al quale i pianeti ruotano, riconoscendolo come centro di energia. Allo stesso modo oggi “grazie a questi risultati- continua il professore- abbiamo il sospetto fondato che il modello standard dell’universo abbia bisogno di un tagliando!C’e’ bisogno di una nuova fisica! Con questo esperimento cominciamo ad essere sicuri che il neutrino abbia una massa, seppur molto piccola;il problema ora e’ un altro… perche’ mai questa massa e’ cosi’ piccola? Tutte le altre particelle hanno una massa almeno 1000 volte piu’ grande. Non capiamo il perche’. Il sospetto e’ che ci debbano essere nell’universo delle particelle ,che ancora non abbiamo scoperto, chiamati neutrini supermassivi, che forse erano presenti nell’universo appena nato dopo il bigbang. Immaginiamo un’altalena… ad un’ estremita’ c’e’ questo neutrino “ciccione” supermassivo e dall’altra il nostro neutrino leggero. L’altalena risulta ovviamente sbilanciata. Se tutto cio’ fosse vero avrebbe delle implicazioni enormi sull’evoluzione del nostro universo!!”
(Nella foto Mardin Nazad e il prof. Ereditato)


31 Maggio 2010

Categoria : Scienze
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