La UIL abruzzese e la sanità


Pescara – I sindacalisti Roberto Campo, Fabio Frullo e Gianni Orsini (UIL) scrivono: “Si è svolto Giovedì 29 luglio l’incontro tra l’Assessore Venturoni e le organizzazioni rappresentative del Lavoro e dell’Impresa sul Piano Operativo 2010.
NECESSITÀ DEL RIORDINO. Il rientro dal deficit, il riordino del Servizio Sanitario Regionale, la ridefinizione della rete ospedaliera sono necessari. Bisogna stabilire sin da ora la riduzione delle tasse a carico dei cittadini e delle imprese a fronte del raggiungimento del pareggio dei conti e avere un piano per ridurre il costo delle cartolarizzazioni e liberare ulteriore spazio per ridurre le tasse. L’utilizzo di parte del FAS per i conti della Sanità arreca un danno grave all’Abruzzo, per cui va chiesto al Governo di accettare soluzioni alternative, a partire dall’impegno della Regione a vendere effettivamente, come si era impegnata a fare, gli immobili. In mancanza di alternative, il ripristino del FAS mediante vendita degli immobili deve essere garantito dal Presidente Chiodi nell’effettività e nei tempi.
GRAVE ERRORE DI METODO. Il metodo di costruzione del Piano Operativo 2010 è stato il più sbagliato possibile. Nulla impediva al Presidente Chiodi e all’Assessore Venturoni di svolgere il loro ruolo politico ed istituzionale contestualmente al ruolo commissariale. La partecipazione consapevole, che comincia con l’informazione puntuale, è un ingrediente decisivo del successo di un riordino che è prima di tutto culturale. Ora bisogna rimontare, lasciandosi alle spalle le segretezze per dare il via al processo di confronto e condivisione.
MERITO: NO AI DUE TEMPI. La preoccupazione dominante è che mentre il taglio del vecchio è certo ed immediato, la nascita del nuovo sia più aleatoria e di là da venire. L’obiettivo è il massimo di contestualità possibile tra de-ospedalizzazione e crescita del socio-sanitario nel territorio, taglio delle inappropriatezze e promozione delle alternative all’ospedale. La Uil, inoltre, pensa che si debba proseguire l’opera di normalizzazione del privato, cosa che il piano operativo non fa a sufficienza.
APRIRE IL CONFRONTO. Abbiamo chiesto l’apertura di un confronto regionale sul piano operativo e la sua applicazione, assumendo il vincolo dell’invarianza dei costi, e confronti a livello provinciale su territorio, riconversioni, personale. Per quanto riguarda in particolare il personale, condividiamo con l’Assessore l’obbiettivo di incrementare i contratti a tempo indeterminato e chiediamo la trattativa sindacale sulle mobilità e l’impiego ottimale dei lavoratori.
La risposta dell’Assessore
L’Assessore Venturoni ha auspicato che il confronto con il Governo si concluda positivamente, anche per quanto riguarda le problematiche del personale, e ha dato disponibilità da settembre all’apertura dei confronti, regionale e provinciali, chiesti dai sindacati”.


30 Luglio 2010

Categoria : Cronaca
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