Aeroporto, siamo alla “fattibilità”: tutto come 13 mesi fa, finiti i fervori di efficienza del G8


L’Aquila – Luglio 2009, aeroporto dei Parchi bello e pronto. Agosto 2010, aeroporto dei Parchi sempre bello e pronto, ma del tutto inutilizzato, semideserto, senza prospettive immediate. Ogni due o tre mesi, un annuncio di qualcosa, ma di concreto gli aquilani non vedono che quello che fu concluso – con rapidità del tutto inedita – per il G8, ma 13 mesi orsono: Per il G8, appunto, non per altri, compresa una viabilità di tutto rispetto che potrebbe essere tra l’altro sfruttata meglio per alleviare le condizioni di convulsione in cui si trova la ss.80. Un’arteria che in 50 anni non ha beneficiato di un solo intervento di miglioramento, mentre il traffico quotidiano andava moltiplicandosi per 100 o per 1000. Ora siamo ad un altro comunicato: “Grazie all’Enav, l’ente nazionale di assistenza al volo, esite oggi uno studio di fattibilita’ per dotare l’aeroporto dell’Aquila di procedure strumentali di volo”. E’ quanto ha dichiarato il vice sindaco del capoluogo abruzzese, Giampaolo Arduini, che ha la delega all’aeroporto dei Parchi. “Considerata la complessita’ dell’ambiente orografico circostante – ha proseguito Arduini – e la tipologia di radioassistenze attualmente disponibili, l’operativita’ potrebbe essere garantita”. Un confronto su possibili interventi di adeguamento e potenziamento dell’infrastruttura aeroportuale situata a Preturo e’ stato inoltre al centro di uno specifico incontro tra il Comune dell’Aquila e la stessa Enav. Quest’ultima ha consegnato al vice sindaco Arduini uno studio tecnico di fattibilita’, richiesto dalla stessa amministrazione comunale, per la realizzazione di procedure strumentali di volo, associate sia a radioassistenze di tipo convenzionale che a segnali satellitari. Cio’, per consentire decolli e atterraggi migliori da e per l’aeroporto dei Parchi, gia’ oggetto di interventi da parte dell’Enav in occasione del G8 dello scorso anno. Il documento e’ stato elaborato con l’intento di porre le indispensabili basi infrastrutturali in grado di favorire, naturalmente con l’intervento delle altre autorita’ competenti, lo sviluppo del traffico aereo commerciale per l’aeroporto aquilano, processo ritenuto vitale per la ripresa dei servizi e dell’economia del capoluogo abruzzese.
Ora ricominciamo ad aspettare date e scadenze degli interventi, mentre dal palazzo di città si continuano ad usare frasi vaghe come “a tempi brevi” per gli ulteriori adempimenti. L’unica certezza sono i 13 mesi dal luglio 2009 all’agosto 2010, mentre attorno all’aeroporto continuano a intessersi impegni e promesse. Esattamente come nei 30 anni precedenti? Nessuno ha dimenticato che per arrivare all’aeroporto c’era una mulattiera sconnessa senza illuminazione, buona perr raccogliere le more a settembre e sentir muggire qualche solitaria mucca. Non dubitiamo dell’impegno e della buona fede di Giampaolo Arduini. Dubitiamo che a L’Aquila ci sia, e soprattutto possa esserci in futuro viste le restrizioni in programma per gli aeroporti proprio in questi giorni, uno scalo aereo così realmente definibile. Ci acconteteremo delle strade? Quelle non possono certo “tagliarle”, oppure sì?
(Nella foto l’ormai storico impianto radar a Preturo, per il G8 del luglio 2009)


20 Agosto 2010

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati