Terremoti, dati in contrasto su Foggia


L’Aquila – INGV E EMSC IN VISTOSO DISACCORDO – (Nell’immagine il sisma a Foggia, da Il Grecale.it) – Alcuni lettori aquilani ci segnalano degli inspiegabili disaccordi (anche molto marcati) tra i vari centri scientifici che monitorano l’attività sismica. Un esempio. Il nostro INGV (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) affidato al prof. Enzo Boschi a proposito del forte terremoto con epicentro a 6 km da Foggia, il 17 settembre scorso, indica una profondità dell’ipocentro di circa 40 km. Un altro osservatorio, il CSEM-EMSC (istituzione scientifica di grande prestigio franco-inglese) a proposito del sisma pugliese riferisce una profondità ipocentrale di 10 km circa.
Chi ha ragione, o meglio chi arronza sui dati, visto che presumibilmente uno dei due è sbagliato?
E’ vero, come ci spiega un sismologo docente universitario, il prof. Antonio Moretti, che qualche volta sui dati relativi all’ipocentro (il punto sotto terra in cui “nasce” il terremoto dal cedimento di due punti di faglia contrapposti e in forte contrasto pressorio) esistono differenze, magari non così forti come quella tra 40 e 10 km, dovute ai dati forniti automaticamente dagli sensori sismici disseminati sul terreno. Gli apparecchi sono troppo distanti e ricevono segnali imprecisi, che trasmettono automaticamente ai centri di elaborazione, dai quali deriva poi la “notizia” sui bollettini sismici. E viene fuori qualche imprecisione. E’ accaduto di recente nello sciame sismico di Montereale: venivano indicate in alcune scosse profondità di 2 km, che in realtà non erano tali, ma maggiori. Ma è anche vero, dice il sismologo ad InAbruzzo.com , che errori e differenze di dati non possono essere macroscopici. Inoltre il centro sismologico europeo franco-inglese è istituzione di assoluto prestigio e attendibilità scientifica. Il sito, del resto, a proposito dei terremoti italiani, rinvia all’INGV per maggiori particolari. E chi consulta l’INGV, scopre che l’ipocentro foggiano ò a 40 km, mentre gli europei lo danno a 10 km
Non resta che pensare ad un errore grossolano, da qualche parte. Strano che non sia stato corretto. E tanti interrogativi, ai quali il prof. Boschi dovrebbe rispondere, così tanto per rispetto della verità scientifica. Dopo tutto, egli stesso ha confermato ad un giornale che presto aprirà una sede INGV a L’Aquila. Dunque, parliamone, di terremoti qua e là.


20 Settembre 2010

Categoria : Scienze
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