“Trasferire Ingegneria? E’ una bufala”


L’Aquila – INCAUTI VOLPE E DEL VECCHIO – (Nella foto il prorettore Roberto Volpe) – Alcuni docenti universitari aquilani hanno indirizzato al vescobo Molinari la seguente lettera, in replica all’intervento del prelato a sostegno di Ingegneria: “Come professori universitari aquilani ci sentiamo pienamente coinvolti dal suo autorevole richiamo, reso pubblico dai mezzi di informazione. Proprio per poter recuperare in pieno il senso vero e profondo del suo messaggio, è opportuno sgombrare il campo da quello che appare un equivoco creato ad arte dalla governance universitaria aquilana: la storia del “trasferimento” di Ingegneria è – ci consenta il linguaggio colloquiale – una bufala colossale messa in campo dal Pro-Rettore e dal Direttore Amministrativo in una incauta conferenza stampa, su input del Rettore che ha parlato in Senato di bando “regionale”, altrettanto incautamente. La vicenda è rientrata in Consiglio di Amministrazione, dove è stata ricondotta a ragionevolezza parlando nella peggiore delle ipotesi (cioè di un molto improbabile sfratto dalla sede ex- Optimes) di soluzioni nel territorio del Comune dell’Aquila: non mancavano il 6 aprile 2009, non mancano ora. In tal senso, vogliamo rassicurarla, per quel poco che ci compete, che non esiste alcuna volontà di dispersione e deprivazione della Città dell’Aquila, cui siamo orgogliosi di appartenere come figli e come cittadini, e che non c’è alcun rischio reale che Ingegneria vada via dall’Aquila.
Ciò che ha letto sulla stampa in questi giorni non è polemica sterile. Si tratta del necessario richiamo alle regole di correttezza procedurale, amministrativa e gestionale previste dalla Legge del nostro Paese, operato da un gruppo di professori universitari profondamente a disagio nei confronti di una gestione dell’Ateneo che da ben prima del terremoto abbiamo giudicato poco adeguata, e che a nostro modesto giudizio ha finito per allontanare l’Università dal corpo vivo della Città.
Concordiamo con Lei, Eccellenza, che occorre l’impegno comune delle persone di buona volontà per
centrare l’attenzione sulle questioni importanti, e per farlo occorre che ciascuno, per la propria parte, si possa sentire protagonista e coinvolto. Questo oggi, Eccellenza, non accade all’Università dell’Aquila, dove una oligarchia autoreferenziale si è arroccata e determina scelte non condivise sul futuro dell’Ateneo, rifiutando ogni apertura di tipo “democratico” e consultivo verso il corpo accademico e il personale, e limitando notevolmente le voci non allineate della componente studentesca (potrà averne conferma dai giovani delle liste di ispirazione cattolica). Noi crediamo nella necessità di un urgente avvicendamento e di un cambio di passo e di indirizzo, e crediamo che questo nostro impegno conduca verso la direzione che Ella ha così autorevolmente indicato. Con i più affettuosi e devoti saluti. Pierluigi Beomonte Zobel, Sergio Tiberti, Marco Valenti”.


01 Febbraio 2011

Categoria : Cronaca
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