^[1]L’Aquila – (di Federico Russo Spena, Giovane Italia) – La città assiste impassibile e sconfortata a questo teatrino che vede come protagonista il sindaco ( o ex? ) e i maggiori esponenti della sinistra i quali, sottraendosi alle proprie responsabilità, cercano ogni pretesto per attaccare il governo nazionale. Ciò è reso evidente dalla strategia di Cialente che, dopo aver rassegnato le dimissioni originate da un’evidente crisi politica all’interno di una traballante maggioranza, cerca di giustificare le sue scellerate scelte denunciando un presunto isolamento nel quale versa il comune dell’ Aquila.
Quotidianamente assistiamo ad una commedia tragicomica con un sindaco capopolo intento pateticamente a scaricare sul governo la colpa di questa stasi nella ricostruzione. Sono forti il malcontento, l’apatia e la sfiducia degli aquilani che, stufi di questa sceneggiata, dovranno subire per un altro anno il malgoverno cittadino di una classe politica inetta e litigiosa, capace soltanto di fare del vittimismo immotivato anziché ammettere il proprio fallimento politico-amministrativo.