L’Aquila – Scrivono i consiglieri regionali Antonio Saia e Maurizio Acerbo: “Il governo della P4 per coprire i clamorosi errori di Chiodi sospende la Costituzione sul territorio abruzzese. Il fatto che il governo si inventi una legge ad personam per salvare Chiodi dalla definitiva bocciatura davanti al Consiglio di Stato è la palese conferma che sanno di aver fatto scelte illegali e illegittime. Non si capisce perché il commissario-presidente Chiodi non abbia portato in Consiglio Regionale – come da noi sempre chiesto – i provvedimenti sulla sanità. L’assenza di trasparenza e l’aver sostituito le sedi istituzionali con le riunioni tra capiclan del partito gettano un’ombra su tutte le presunte misure di risanamento della spesa sanitaria. La questione va ben oltre le vicende dei singoli ospedali e riguarda la stessa democrazia nonché la vita degli abruzzesi. In qualità di consiglieri regionali riteniamo doveroso valutare la possibilità di portare anche da parte nostra la battaglia di fronte alla Corte Costituzionale”.