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Giornata di ordinaria amministrazione: come non funziona la normalità

31 luglio 2011 @ 09:41 Categoria: Cronaca

L’Aquila – (di Gianfranco Giustizieri) – E’ il caso di decidersi. Sono ormai trascorsi sei giorni da quando l’illuminazione pubblica si è interrotta e tutta la zona compresa tra via Preturo e via Montagnino di Coppito la sera è completamente immersa nel buio.
Segnalazioni ed avvertimenti di altri cittadini sono caduti nel vuoto. La ditta Veba che diligentemente curava la manutenzione non può intervenire per scadenza contratto ed appalto non indetto.
Prendo l’elenco telefonico 2010/2011 per cercare il relativo servizio comunale, ma un dubbio mi assale: la via indicata è ancora quella del presisma, i numeri saranno indubbiamente cambiati, strano che non si è avuto il tempo di far aggiornare uno strumento di pubblica utilità. Comunque non c’è problema, so collegarmi al sito del Comune.
Scorro la pagina ed individuo il Dipartimento ed il settore per l’illuminazione pubblica. Il telefono squilla a vuoto. E’ orario di lavoro, probabilmente sono occupati in pratiche amministrative. Attendo un quarto d’ora ma ancora nulla e così con altri tentativi. Noto le due indicazioni telefoniche del Comune ad inizio pagina e provo: primo numero ripetutamente a vuoto, secondo, finalmente una voce gentile risponde. Espongo il problema e vengo a sapere che il numero della pubblica illuminazione non è più quello indicato, mi viene fornito uno 0862/645600 che potrà accogliere il mio problema. Strano, il sito del Comune con numeri non corrispondenti! Ringrazio e chiamo, forse sono giunto al mio traguardo. Ma… lo squillo ripetuto e ripetuto non so quante volte non dà alcun risultato! Che fare? Non posso chiamare un assessore (ogni aquilano ne ha qualcuno), non si tratta di un favore personale.
Dopo un attimo di indecisione credo che la soluzione migliore possa essere o di andare personalmente o di investire direttamente il Gabinetto del Sindaco. Opto per la seconda soluzione.
Alcuni tentativi con il segnale, giustissimo, di occupato e poi la risposta. Mi qualifico, cerco di attingere a tutta la calma disponibile ed espongo il problema. La voce ascolta con cortesia la mia lamentazione, mi chiede il numero del cellulare e mi farà sapere. Ringrazio, sono trascorsi 57 minuti dall’inizio della storia. Questa sera il buio completo, forse non diluito dalle stelle e dal chiarore lunare, avvolgerà la notte nella parte alta di Coppito.
(Ndr) – I servizi di pubblica illuminazione non hanno mai funzionato, neppure lontanamente: è la ormai famosa impossibilità di essere semplicemente normali che fa parte della vita aquilana. Anni prima del 6 aprile 2009, per un periodo di nove sere piazza Duomo rimaste al buio completo per un guasto. In Comune, dopo una serie di interventi giornalistici, ci dissero che eravamo disfattisti e nocivi per il buon nome della città. Ora, naturalmente, è molto peggio. Se non erano in grado di controllare l’illuminazione prima, figuriamoci ora che la città è tre volte più estesa. Occorre rassegnarsi: qui ciò che ovunque è quotidiano, ordinario, ovvio, risulta impossibile.


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