^[1]L’Aquila – Scrive Angelo Ludovici, segretario del PdCI: “Ieri sera, nel corso del confronto con l’assemblea cittadina, il Presidente della Regione e Commissario per la ricostruzione, ha annunciato una serie di opere pubbliche a livello regionale e nessun chiarimento in merito all’incontro avuto ieri mattina con il CIPE. Oltre a non essere previsto né una una lira né un euro per l’Abruzzo, le scelte del governo penalizzano l’Abruzzo anche da un punto di vista strategico. La Regione Campania, ad esempio, fa la parte del leone; oltre un miliardo di Euro per una serie di opere interne alle diverse aree regionali ma anche sede principale del polo ferroviario veloce Napoli Bari.
Per anni abbiamo costruito l’immagine che la stazione ferroviaria di Pescara era la più moderna d’Europa e centro nevralgico e strategico della logistica per il centro-sud. Con questa scelta, chiaramente, la stazione di
Pescara viene declassata a sede periferica. Non servono parole per denunciare gli effetti negativi di questa scelta ma la constatazione che non solo il governatore e pluricommissario non conta niente nelle stanze del governo ma anche che è in grado di fare danni alla Regione. Il tavolo che ruota attorno al Patto per l’Abruzzo, a scoppio ritardato s’è accorto di ciò che stava accadendo a Roma ed ha, di fretta e furia, convocato un incontro a Roma per i primi di Settembre, mentre il Ministro Fitto ha annunciato che a fine Agosto saranno
adottate altre misure. Alla luce di questa situazione mi sembra chiaro che la Regione è in netto ritardo nella disposizione di un piano di opere pubbliche in grado di adeguare il livello infrastrutturale e con le ferie programmate per 40 giorni del Consiglio Regionale, sicuramente si arriverà alla fine di Agosto completamente impreparati”.