^[1]Chieti – Si dice che il segnale più chiaro di una crisi, o quanto meno di un malessere con febbre alta, sia la mancanza di numero legale in aula. A Chieti, e non per la prima volta, è capitato. Il consiglio comunale andato a vuoto è riconvocato per domattina alle 9,30. Ad alimentare la febbre sarebbero quattro o cinque consiglieri del PdL, e – ma si sapeva da tempo – il gruppo FLI spesso critico anche sulla stampa con l’amministrazione Di Primio. Nella storia del consiglio comunale teatino la seduta fibnite nel nulla per assenze sicuramente poco giustificate so, a dire il vero, molto poche. In altri consigli comunali, per esempio a L’Aquila, la storia delle mancanze di numero legale è infinita e dura, praticamente, dall’inizio del mandato a Cialente. Non per questo la maggioranza è venuta meno, perchè poi quando si votano le decisioni essenziali, gli assenti riappaiono. Sarà probabilmente così anche a Chieti, se il sindaco Di Primio alzerà la voce e ricompatterà le sue truppe. In fondo, come sempre in politica, si tratta solo di accontentare questo o quello. Spartizioni e fettine di torta secondo le ambizioni e le aspirazioni dei gruppetti e addirittura dei singoli. Comunque, Di Primio e i suoi non la fanno tragica. Assenze riprovevoli, ma rimediabili. La città starà a vedere se è davvero così. L’esperienza insegna che, se si minaccia davvero di mandare tutti a casa, i mugugni e i maldipancia spariscono.